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Blog aggiornato al 23 giugno 2016

VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE

VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE
Gruppo di preghiera "La luce dello Spirito Santo con riflesso a Maria"

giovedì 16 agosto 2012

Locuzione n.ro 54/2012



Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012

Locuzione n.ro 54 - 23 marzo 2012 ore 20,00

             

Spalancate le porte a Cristo, aprite i cuori all’Amore senza fine, alla Misericordia.
Spalancate le porte, spalancate ogni porta, spalancate la mente e nutritevi dell’Amore di Colui che ama.
Spalancate i cuori e apriteli alla maestosità dell’Eterno che viene, che torna che è sulla strada.
Aprite, aprite le porte non chiudetevi all’Amore ma in ginocchio e con le braccia al cielo e il capo chino lodate il Cristo, il Redentore, il Salvatore.
Chinati al Suo cospetto apritevi alla Luce, apritevi alla Misericordia imperante e invocate il perdono con cuore contrito, con cuore sincero; non temete figli cari, non abbiate paura ad amare il Redentore.
Non sapete che l’Amore vi attende con gioia e con infinito giubilo?
Non sapete che l’Eterno Padre attende con pazienza il ritorno di ogni figlio?
L’Eterno, il Padre Buono e Giusto paziente e premuroso attende il vostro ritorno; ma fatelo presto figli dell’Altissimo Dio, fate presto non tentennate, non attardatevi sulla strada, fate ritorno alla casa di Colui che attende e che ama.
Figli cari il salone della festa è adornato della Mia Misericordia, il tavolo imbandito vi attende con i Doni dell’Eterno; le bevande del nutrimento e della sete sono pronte, tutto splende nella dimora della Speranza, tutto è in sussulto nella Reggia dell’Amore grande del Salvatore, tutto vibra d’Amore e di attesa, dell’attesa gioiosa del ritorno dei figli.
Non sapete figli che il Padre ama e che attende con premura il ritorno di tutti i figli?
Non sapete che il Padre attende e veglia sino a che l’ultimo dei figli rientri nella casa?
Figli dell’Amore è questo il tempo del ritorno è questo il tempo della riconciliazione, è questo il tempo della dimora di Dio.
Figli sono qui nella casa celeste e con impazienza metto a posto ogni cosa, con impazienza e in fermento aggiusto e aspetto.
Non fatemi aspettare a lungo, non fatemi soffrire del vostro silenzio e della vostra lontananza, non fatemi soffrire delle vostre azioni. Figli cari del Cuore di Gesù, la Casa vi attende, la Dimora della Luce è in radiosa attesa: tutto splende nella Luce dell’Immenso Amore del Padre, l’Eterno.
La Luce è ovunque e tutto vive nella Luce, perché la Luce è Vita.
Figli di Dio la Misericordia del Signore ha spalancato le porte, la Misericordia è un fiume in piena che scorre sulla terra arida, la Misericordia è come acqua che viene assorbita dalla terra senza vita e dove passa il fiume della Misericordia, la terra si desta a nuova vita: è il giardino rigoglioso dell’Amore di Dio, che veste la nuda terra, la rende florida e profumata e tutto scorre nella soave fragranza del riposo e della quiete e il luccichio della fonte Santa illumina tutto e tutti.
La Misericordia è l’acqua della Salvezza che disseta e rinvigorisce che toglie l’arsura ed eleva al cospetto del Padre.
Figli la Fonte della salvezza è nella Mia Misericordia che sta sul tavolo imbandito appositamente preparato per voi che state rientrando nel salone della Dimora del Padre; figli cari i tempi sono maturi e presto le Porte della Dimora Santa ove è posta la Fonte della Misericordia, saranno chiuse; presto le Porte dell’Amore si chiuderanno, correte figli, correte a trovare riparo nella Santa Dimora del Padre.
Presto non fermatevi, non attardatevi ma muovete a grandi passi la strada che porta alla Fonte della Salvezza.
Figli dell’Altissimo, quando la porta si chiuderà, nessuno la potrà più aprire; quando la porta sarà sigillata, nessuno la potrà toccare.
Busserete e griderete a gran voce, ma nessuno vi aprirà perché il Signore non sentirà il vostro grido.
Figli correte, correte a trovare rifugio nella Casa del Padre, venite, venite gioiosi tra le braccia premurose del Padre che con Amore vi attende e vi sprona alla corsa.
Ecco il tempo è scaduto, il tempo è finito, il tempo non attenderà il vostro tempo, perché il Mio Tempo non è il vostro tempo; il tempo che il Signore vi ha concesso è ormai fissato.
Figli dell’Amore, figli nati per la Gloria di Dio non disperdete e non contaminate l’Acqua della Fonte Santa, l’Acqua che disseta e Salva, l’Acqua della frescura e della Gioia.
Figli è ora il tempo della sete è ora il tempo che l’acqua dell’Amore del Padre farà rigoglioso ogni giardino: chi non berrà alla fonte del Nutrimento Divino, vivrà in eterno l’Arsura dell’Amore e non ci sarà bevanda che potrà togliere la sete, perché solo chi si disseta alla Fonte dell’Amore potrà deliziarsi del banchetto del Signore.

Gesù parla ora ai componentiil gruppo di preghiera
 

Figli della Luce e dell’Amore grande del Padre, il vostro Gesù vuole vestirvi degli abiti nuovi, degli abiti della festa del Signore, il Cristo Redentore; pertanto amate e dilette anime del Mio Cuore Immacolato e Santo svestitevi degli abiti vecchi e rifugiatevi nelle fessure del Mio Costato, dal Costato da dove scaturisce l’Acqua e il Sangue: il sangue che purifica e inebria, il sangue che salva, che benedice e custodisce l’acqua della Misericordia che disseta in eterno.
Figli diletti vestitevi con gli abiti della festa e sedetevi al banchetto del Padre, il Padre vi ama e vi benedice, vi scruta e vi guida, vi dona la Pace e la Gioia, vi tiene stretti al Suo Cuore grande: dimora dell’umanità intera.
Figli cari Io Gesù vi sto plasmando e modellando, vi sto portando a nuova Luce, vi sto, con Amore, istruendo e voi a piccoli passi seguite la Mia Luce che rischiara il vostro cammino in questo tempo di tenebra.
Voi figli state portando la Mia Luce, la Luce del Risveglio e dell’Amore, voi con il vostro operato state conducendo a Me le anime desiderose di Salvezza; non temete amati figli, non temete e non abbiate paura, la preghiera è la continua catena d’Amore che vi lega a Me e che vi conduce ai piedi del Padre con la Mia continua e amorevole cura.
Figli amatissimi del Mio Sacratissimo Cuore, donatemi con Amore il vostro canto di lode e chiedete con umiltà, chiedete con cuore sincero e puro ed Io Gesù, il vostro Gesù, vi esaudirò, vi darò il Mio Cuore grande di Padre, di Fratello, di Amico, perché figli cari il Mio Amore è autentico, come forte e autentico è anche il vostro amore per Me.
Figli cari la preghiera di liberazione e di guarigione che vi ho donato, porterà molto frutto, porterà il frutto della Conversione e dell’Amore, non temete: satana nulla potrà nei vostri riguardi, perché siete figli diletti del Mio Cuore Immacolato e Santo; siete figli che avete ricevuto la Mia Santa Benedizione, siete figli che Io ho benedetto in modo speciale; continuate dunque figli cari nella preghiera e nelle opere con umiltà e semplicità, con prudenza; siate sempre prudenti perché la Luce del Signore rende ciechi coloro i quali non vogliono aprire il cuore all’Amore e pertanto i figli Miei che vivono nella tenebra, cercheranno sempre di spegnere la Luce, ma voi non temete, non abbiate paura, perché accanto a voi, al vostro fianco ci sono Io, Gesù il Redentore.
Io Sono il vostro vessillo di Salvezza, ho fortificato il vostro cuore, ho effuso ancora di più su di voi la Luce del Mio Santo Spirito, il Consolatore che presto vi farà vedere la Luce grande dell’Amore: il volto del Cristo; si figli Miei presto mi vedrete, presto mi toccherete, presto i vostri cuori all’unisono parleranno con Me, presto all’unisono le vostre menti acclameranno e ringrazieranno e loderanno l’Amore Eterno della Purezza.
Vi benedico nel Mio Nome Santo e Misericordioso.

Gesù

Romani cap. 13-16


Cap.  13

1Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite. Infatti non c’è autorità se non da Dio: quelle che esistono sono stabilite da Dio. 2Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono attireranno su di sé la condanna. 3I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver paura dell’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, 4poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora devi temere, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi fa il male. 5Perciò è necessario stare sottomessi, non solo per timore della punizione, ma anche per ragioni di coscienza. 6Per questo infatti voi pagate anche le tasse: quelli che svolgono questo compito sono a servizio di Dio. 7Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto.
8Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. 9Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 10La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
11E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. 12La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. 13Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. 14Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non lasciatevi prendere dai desideri della carne.




Cap.  14

1Accogliete chi è debole nella fede, senza discuterne le opinioni. 2Uno crede di poter mangiare di tutto; l’altro, che invece è debole, mangia solo legumi. 3Colui che mangia, non disprezzi chi non mangia; colui che non mangia, non giudichi chi mangia: infatti Dio ha accolto anche lui. 4Chi sei tu, che giudichi un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda il suo padrone. Ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di tenerlo in piedi.
5C’è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno però sia fermo nella propria convinzione. 6Chi si preoccupa dei giorni, lo fa per il Signore; chi mangia di tutto, mangia per il Signore, dal momento che rende grazie a Dio; chi non mangia di tutto, non mangia per il Signore e rende grazie a Dio. 7Nessuno di noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, 8perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. 9Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi.
10Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, 11perché sta scritto:
Io vivo, dice il Signore:
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio.
12Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
13D’ora in poi non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo o di scandalo per il fratello.
14Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro. 15Ora se per un cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Non mandare in rovina con il tuo cibo colui per il quale Cristo è morto! 16Non divenga motivo di rimprovero il bene di cui godete! 17Il regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: 18chi si fa servitore di Cristo in queste cose è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini.
19Cerchiamo dunque ciò che porta alla pace e alla edificazione vicendevole. 20Non distruggere l’opera di Dio per una questione di cibo! Tutte le cose sono pure; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo. 21Perciò è bene non mangiare carne né bere vino né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi.
22La convinzione che tu hai, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non condanna se stesso a causa di ciò che approva. 23Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non agisce secondo coscienza; tutto ciò, infatti, che non viene dalla coscienza è peccato.




Cap.  15

1Noi, che siamo i forti, abbiamo il dovere di portare le infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. 2Ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo nel bene, per edificarlo. 3Anche Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma, come sta scritto: Gli insulti di chi ti insulta ricadano su di me. 4Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza. 5E il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti, sull’esempio di Cristo Gesù, 6perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
7Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. 8Dico infatti che Cristo è diventato servitore dei circoncisi per mostrare la fedeltà di Dio nel compiere le promesse dei padri; 9le genti invece glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:
Per questo ti loderò fra le genti
e canterò inni al tuo nome.
10E ancora:
Esultate, o nazioni, insieme al suo popolo.
11E di nuovo:
Genti tutte, lodate il Signore;
i popoli tutti lo esaltino.
12E a sua volta Isaia dice:
Spunterà il rampollo di Iesse,
colui che sorgerà a governare le nazioni:
in lui le nazioni spereranno.
13Il Dio della speranza vi riempia, nel credere, di ogni gioia e pace, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.
14Fratelli miei, sono anch’io convinto, per quel che vi riguarda, che voi pure siete pieni di bontà, colmi di ogni conoscenza e capaci di correggervi l’un l’altro. 15Tuttavia, su alcuni punti, vi ho scritto con un po’ di audacia, come per ricordarvi quello che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata data da Dio 16per essere ministro di Cristo Gesù tra le genti, adempiendo il sacro ministero di annunciare il vangelo di Dio perché le genti divengano un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo. 17Questo dunque è il mio vanto in Gesù Cristo nelle cose che riguardano Dio. 18Non oserei infatti dire nulla se non di quello che Cristo ha operato per mezzo mio per condurre le genti all’obbedienza, con parole e opere, 19con la potenza di segni e di prodigi, con la forza dello Spirito. Così da Gerusalemme e in tutte le direzioni fino all’Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo. 20Ma mi sono fatto un punto di onore di non annunciare il Vangelo dove era già conosciuto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui, 21ma, come sta scritto:
Coloro ai quali non era stato annunciato, lo vedranno,
e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno.
22Appunto per questo fui impedito più volte di venire da voi. 23Ora però, non trovando più un campo d’azione in queste regioni e avendo già da parecchi anni un vivo desiderio di venire da voi, 24spero di vedervi, di passaggio, quando andrò in Spagna, e di essere da voi aiutato a recarmi in quella regione, dopo avere goduto un poco della vostra presenza.
25Per il momento vado a Gerusalemme, a rendere un servizio ai santi di quella comunità; 26la Macedonia e l’Acaia infatti hanno voluto realizzare una forma di comunione con i poveri tra i santi che sono a Gerusalemme. 27L’hanno voluto perché sono ad essi debitori: infatti le genti, avendo partecipato ai loro beni spirituali, sono in debito di rendere loro un servizio sacro anche nelle loro necessità materiali. 28Quando avrò fatto questo e avrò consegnato sotto garanzia quello che è stato raccolto, partirò per la Spagna passando da voi. 29So che, giungendo presso di voi, ci verrò con la pienezza della benedizione di Cristo. 30Perciò, fratelli, per il Signore nostro Gesù Cristo e l’amore dello Spirito, vi raccomando: lottate con me nelle preghiere che rivolgete a Dio, 31perché io sia liberato dagli infedeli della Giudea e il mio servizio a Gerusalemme sia bene accetto ai santi. 32Così, se Dio lo vuole, verrò da voi pieno di gioia per riposarmi in mezzo a voi. 33Il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.



Cap.  16

1Vi raccomando Febe, nostra sorella, che è al servizio della Chiesa di Cencre: 2accoglietela nel Signore, come si addice ai santi, e assistetela in qualunque cosa possa avere bisogno di voi; anch’essa infatti ha protetto molti, e anche me stesso.
3Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù. 4Essi per salvarmi la vita hanno rischiato la loro testa, e a loro non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano. 5Salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa.
Salutate il mio amatissimo Epèneto, che è stato il primo a credere in Cristo nella provincia dell’Asia. 6Salutate Maria, che ha faticato molto per voi.
7Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia: sono insigni tra gli apostoli ed erano in Cristo già prima di me. 8Salutate Ampliato, che mi è molto caro nel Signore. 9Salutate Urbano, nostro collaboratore in Cristo, e il mio carissimo Stachi. 10Salutate Apelle, che ha dato buona prova in Cristo. Salutate quelli della casa di Aristòbulo. 11Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narciso che credono nel Signore. 12Salutate Trifena e Trifosa, che hanno faticato per il Signore. Salutate la carissima Pèrside, che ha tanto faticato per il Signore. 13Salutate Rufo, prescelto nel Signore, e sua madre, che è una madre anche per me. 14Salutate Asìncrito, Flegonte, Erme, Pàtroba, Erma e i fratelli che sono con loro. 15Salutate Filòlogo e Giulia, Nereo e sua sorella e Olimpas e tutti i santi che sono con loro. 16Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo. Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.
17Vi raccomando poi, fratelli, di guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro l’insegnamento che avete appreso: tenetevi lontani da loro. 18Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e, con belle parole e discorsi affascinanti, ingannano il cuore dei semplici.
19La fama della vostra obbedienza è giunta a tutti: mentre dunque mi rallegro di voi, voglio che siate saggi nel bene e immuni dal male. 20Il Dio della pace schiaccerà ben presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesù sia con voi.
21Vi saluta Timòteo mio collaboratore, e con lui Lucio, Giasone, Sosípatro, miei parenti. 22Anch’io, Terzo, che ho scritto la lettera, vi saluto nel Signore. 23Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta la comunità. Vi salutano Erasto, tesoriere della città, e il fratello Quarto. [24]
25A colui che ha il potere di confermarvi
nel mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo,
secondo la rivelazione del mistero,
avvolto nel silenzio per secoli eterni,
26ma ora manifestato mediante le scritture dei Profeti,
per ordine dell’eterno Dio,
annunciato a tutte le genti
perché giungano all’obbedienza della fede,
27a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.

GESU' CHIAMA ALLA PREGHIERA

.


Il 17 agosto Gesù ci ha fatto dono del suo amore e come Padre ci esorta a pregare il suo Sacratissimo Cuore e alla luce degli ultimi avvenimenti che mostrano come il buio del peccato sta avvolgendo la terra con fiducia preghiamo con le parole donate dal Suo Amore e non dimentichiamo che come dice il Vangelo:

(Matteo 23:8,10)
[8]Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. [9]E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. [10]E non fatevi chiamare "maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.


Uno solo è il maestro e uno solo è la guida ed Egli è il Signore Gesù che istruisce e guida i nostri cuori.



"Elevate le mani al cielo e benedite il Mio santo Nome, rendete grazie per il dono della vita e con il vostro grazie donate lode al Mio Sacratissimo Cuore, il Cuore che come Casa d'Amore vi accoglie e vi ripara dalla notte che scende in ogni angolo della terra.Benedite sempre i luoghi in cui mettete piede, benedite dalla profondità del cuore nel Mio Nome, nel nome di Gesù, benedite con la forza che è in voi: dono del Padre ai vostri cuori che sono sempre saldi a Me che Sono il Figlio di Colui che è la Vita ed Io sono la Vita, perché il Padre Mio vive in Me ed Io Figlio sono in Lui nell'intima carezza della vita e dell'amore, nell'intima e armoniosa forza che lega Me a Lui il profondo inaccessibile mistero della Luce che è vita e amore, è grazia, è gioia, è vento e brezza che porta il calore dell'amore senza fine, porta lo Spirito Santo, il Consolatore, Dio Uno e Trino, Dio eccelsa luce che illumina il vostro sentiero e vi conduce con la grazia della misericordia nella Casa dell'Amore il Cuore del Signore."


Dite ad alta voce, con gioia, con fede:


Credo in Te Gesù

spero in Te oh! Cuore della Vita,

amo Te Gesù

accoglimi nel Tuo Sacratissimo Cuore

e riparami dal buio e dalla tenebra

che sta scendendo sulla terra,

Signore è notte fonda,

donami la grazia della luce

donami il Tuo riparo

la Tua misericordia

il Tuo perdono.

Abbracciami

e stringimi al Tuo petto

custodiscimi nel Tuo Cuore

fa che io misero peccatore

possa trovare rifugio

nella Tua Casa

la Casa della Vita

ove splende perennemente la luce

che come calore avvolge

e dona la grazia del perdono

e libera dalla tenebra

del dolore sordo e muto

il dolore che ferisce il Tuo Cuore

che è il riparo, il rifugio

e la grazia di ogni consolazione

il Cuore del perdono.


Pregherete con ogni forza che è in voi e donerete questa supplica al Mio Cuore che vi riparerà nei giorni a venire dalla tenebra del dolore.