Figli dite sempre e con amore sia fatta la volontà dell'eterno Padre, ditelo sempre con la gioia nel cuore, ditelo ogni giorno e in ogni cosa che voi fate, ogni azione, ogni opera, ogni progetto d'amore, sia sempre accompagnata da questa preziosa gemma d'amore da donare al Padre della Vita, a Colui che E' la Vita e che veglia su ognuno di voi con lo sguardo della vita e dell'amore senza fine e che abbraccia ogni cuore con il velo della misericordia e del perdono.
Io Sono Gesù il Cristo redentore il Figlio di Dio colui che vi abbraccia sempre con volontà d'amore e di bene affidatevi alle mani della misericordia e al cuore della provvidenza, perché il Padre Mio e vostro che vive in cielo è l'Amore grande che porta pace e frutti di vita in ogni cuore e ogni figlio della terra è sempre accompagnato dalla sua benedizione nonostante la continua caduta nel baratro della disperazione.
Ed Io Sono il Suo grande amore, Sono il Figlio dell'Amore che Lui ha donato a tutti voi come prezioso scrigno d'amore ad ogni cuore per la Sua grande ed infinita misericordia e nel donarmi a voi figli cari, Egli che E', Mi ha mandato a voi per guarire i vostri cuori con l'aspersione del Mio preziosissimo sangue che è stato versato per voi e per tutti, perché Io Gesù Sono l'Agnello Immolato, Sono il Cristo, Sono la Luce dei vostri cuori che è Parola di Vita che sana la ferità della vostra condotta di vita con la accoglienza in voi del Mio Amore che è la chiave che vi apre la porta al mistero grande del Mio sacrificio di amore e vita.
Beato il cuore che si apre con la propria vita alla Vita accogliendo ed abbracciando come Verità d'amore la Mia Parola che è la Parola del Signore, beato il cuore che mi abbraccia e Mi consola per le continue ferite operate, e sanguinanti di vivo dolore, dai Miei figli che non vogliono donarmi il primo posto nella loro vita; beato figlio Mio il tuo cuore che prega per tutti coloro che lacerano e fanno sanguinare il Mio Cuore di profondo dolore che ferisce la Mia carne così come il flagello dei romani che tirava con l'uncino del disprezzo aprendo e strappando la carne del Mio corpo e con grida di esultanza presi dalla frenesia del male colpivano e tiravano senza pietà e il Mio corpo è diventato in breve tempo lo strazio del cuore che con il sangue vivo che zampillava da ogni ferità mi rendeva sempre più inerme ed esanime ed ero sostenuto dalla colonna del dolore.
Meditate la sofferenza del Mio cuore non con occhi di pietà che fanno velo alla vostra compassione ma con il vostro immedesimarvi nel profondo della vostra anima alla Mia dolorosa Passione; non temete Io Sono l'Uomo dei dolori e solo coloro che amano dalla profondità del loro cuore le Mie sante Piaghe vivono il Mio amore, perché sono abbracciati dalla Luce dell'amore e non dalla sofferenza, perché Io Sono Colui che con amore vi ha donato il cielo della vita con la Mia Vita, la Vita di Gesù, il Cristo morto e risorto che sventola la bandiera della Vita e saluta ognuno di voi con la vittoriosa destra dell'Amore: mano di misericordia che vi abbraccia con il perdono.
Preparate il vostro cuore e vestitelo con gli abiti della festa della Vita, perché quel Gesù che è risorto è ora alla sua seconda venuta, Io Cristo redentore e salvatore con amore torno di nuovo sulla terra per l'Amore grande del Padre Mio che nella sua infinita e insondabile grazia di Vita, Mi manda ancora a voi ad abbracciarvi figli Miei, a liberarvi definitivamente dalla colonna del dolore e dall'apostasia viva ferita ancora nel cuore del Padre Mio che vive il vostro allontanamento con la Mia dolorosa Passione; vive il vostro ripudio coronato solo di disordine morale ed idolatro, con la continua sofferenza d'amore per la vostra vita, sanguinante ferita del Mio costato da cui sgorga l'acqua della benedizione e il sangue della redenzione.
Il Padre Mio vive il Mio dolore e la Mia pena, perché Egli E' in Me ed Io in Lui il Padre Mio vive il Mio dolore, perché è lo Spirito Santo che ci lega nell'intima unione e comunione e il Santo Amore ci unisce nell'Uno e Trino Signore che è Padre Figlio e Spirito Santo, mistero grande d'amore che viene a voi amati e diletti figli e porta nel vostro intimo l'amore trinitario del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, porta la vita che è la luce e l'amore della Trinità Santissima.
Pregate, pregate, pregate, e svestitevi degli abiti che fanno sanguinare il cuore del Padre Mio e vostro, l'eterno Amore insondabile grazia che eleva alla Vita, mettetevi nel Mio cuore abbracciando il Mio amore di Vita che non è sofferenza ma liberazione e nascondetevi nelle Mie Sante Piaghe le Piaghe del Signore che vi abbracciano non con il Mio vivo dolore ma con il velo della misericordia che vi preserva da ogni male, perché quando amate il Padre Mio dal profondo di voi stessi amate Me Cristo redentore e quando abbracciate Me abbracciate il Padre Mio e vostro, perché Egli E'.
Preparate la via al Signore, accogliendolo con le braccia alzate in segno di giubilo grande; Egli viene per liberare e ad annunziare ad ogni cuore che è pronto il tempo della primavera del Signore, Io Gesù Sono la misericordia grande del Padre Mio che vi cerca per donarvi con l'accettazione della Mia luce nella pienezza del vostro volere la grazia della salvezza.
Il Padre Mio piange il dolore della perdita dei figli che non sanno ancora che la vita non è sulla terra, ove voi tutti Miei amati siete pellegrini prima di approdare alla patria celeste là dove Io Sono andato a preparare per ognuno di voi un posto e quel posto vi attende con l'amore del Padre, con la Mia misericordia e con la luce dell'Amore che lega intimamente la Trinità Santissima ad ogni cuore.
Il Signore torna ed è pronto ad abbracciare i figli della luce i figli che amano dal profondo il Cuore della misericordia a cui hanno donato la propria vita con la libera scelta dell'abbraccio della Verità la Mia Parola la Parola di colui che è il Verbo incarnato mistero dell'Amore che E', che viene, che viene ora.
Alzate gli occhi e scrutate la profondità del cielo dalla sua altezza infinita giunge la luce che sorge dall'alto.
Con amore Gesù la luce che salva.
III. LA RISURREZIONE DEI MORTI
Il fatto della risurrezione
[1]Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, [2]e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
[3]Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, [4]fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, [5]e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. [6]In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. [7]Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. [8]Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. [9]Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. [10]Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. [11]Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
[12]Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? [13]Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! [14]Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. [15]Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. [16]Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; [17]ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. [18]E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. [19]Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.
[20]Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. [21]Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; [22]e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. [23]Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; [24]poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. [25]Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. [26]L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, [27]perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. [28]E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
[29]Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? [30]E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? [31]Ogni giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! [32]Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. [33]Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». [34]Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974
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