La Croce è la Vita e nella croce è posto il sigillo del Mio Amore, beati i cuori che abbracciano il Mio Amore e si vestono di Vita, beati, beati, beati, la vostra fede vi ha aperto gli occhi e la speranza vi cinge i fianchi con la fascia della purezza e la Mia Carità d'amore vi dona il Mio misericordioso Cuore che è il Cuore della salvezza.
Amati figli Miei Sono venuto in mezzo a voi per rendervi partecipi della Mia gioia e della Mia grazia, Sono venuto per aprirvi gli occhi, sono venuto per liberarvi da ogni sopruso e da ogni inganno e la Mia venuta è stata salutata dai dottori del tempio come usurpazione del loro predominio sul popolo è tanta era la superbia e l'orgoglio nel loro cuore che non hanno riconosciuto la Mia Divina Regalità e con gli occhi accecati dal fumo del tentatore Mi hanno combattuto in nome della legge sino a condurmi come agnello al macello.
Ecco il Mio Amore, nel silenzio del Mio Cuore ho vissuto la santa e dolorosa Passione per farvi dono della Vita.
Mentre salivo al calvario tra due ali di folla inferocita, incalzati dai farisei indicibile è stata l'umiliazione del Mio Cuore che è sempre rimasto aperto al perdono nonostante gli sputi e le grida e le maledizioni che giungevano su di Me e al suono delle sferzate la Mia carne lacerata dagli uncini veniva letteralmente strappata e non ci sono parole per descrivere il dolore senza fine provocato dal flagello dei soldati romani che mi accompagnavano sul Golgota.
Oltre al flagello era nelle loro mani tutta l'autorità dell'impero romano che esercitavano in tutta la crudeltà del loro cuore che non si fermava dinnanzi all'atroce dolore del Mio Cuore.
Il peso della Croce curvava il Mio copro martoriato e la corona di spine calata a forza sulla Mia testa faceva sanguinare la Mia fronte e il sangue copriva i Miei occhi e barcollante non Mi reggevo sotto il continuo grido di eccitazione del popolo e cadevo per terra e abbracciavo ogni umiliazione e ogni dolore.
Alla prima caduta la mano degli aguzzini si alzava prontamente e con ferocia inaudita colpiva tutto il Mio corpo che tremava dal dolore, ma nonostante l'incalzare del dolore glorificavo il Padre Mio con il Mio silenzio che è sempre stato il compagno della Mia dolorosa Passione.
In questo supplizio i Mie occhi cercavano lo sguardo della Madre Mia, perché volevo portare in Lei la Mia forza, il Mio Amore e Lei sempre atterrita dalla crudeltà dei romani e dalle grida della folla nel silenzio seguiva il Mio tormento senza poter toccare con le sue mani il Mio Corpo, perché i soldati Mi circondavano e non lasciavano avvicinare nessuno.
In questo fermento di malvagità e crudeltà con disprezzo il popolo continuava ad incitare i soldati che come ubriachi giravano attorno a Me.
Sfinito a terra e senza forze non riuscivo ad alzarmi e con solerzia i soldati pur di portare a compimento il loro supplizio caricarono la Mia Croce sulle spalle del cireneo.
Sino alla sommità del Golgota Simone di Cirene ha portato per Me la Mia gloriosa Croce alleviando il Mio dolore.
Figli siate come il cireneo che con amore ha alleviato il Mio dolore, siate sempre pronti a donarvi al Mio Cuore e con gioia abbracciate la Mia Croce, perché solo così Mi liberate dal dolore.
Sono Gesù l'Uomo dei dolori e con amore vi ho liberato dal tormento eterno, siate riconoscenti di questa Mia sublime grandezza donandomi il vostro cuore affinché il Mio Sacrificio di Vita possa coronare la vostra vita con la grazia della salvezza.
Gesù il Cristo.
Sulla via del Calvario
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un commento