Nell'umiltà è la speranza viva del Mio Amore, nell'umiltà è la certezza della salvezza e solo nell'umiltà vi innalzate al Mio Cuore, perché Io Sono l'Umile Signore, il Signore della Vita.
Amati figli vi chiamo alla gloria della Mia altezza, vi esorto a salire al Mio Santo Monte, vi sprono ad abbracciare il Mio Cuore: fatelo e non temete, Io Sono il Signore e Sono Io che vi cerco, Sono Io che vi chiamo, Sono Io che vengo nel vostro piccolo cuore per renderlo umile come il Mio.
Si! figli Miei, Io vi chiamo e vi cerco per rendervi umili di cuore, vi chiedo di aprirvi al Mio Amore con l'umiltà, perché nell'umiltà è la Vita e la Vita è libertà d'amore ed Io rispetto la vostra volontà, ma non Mi fermo dinanzi al vostro peccato ma busso alla porta del vostro cuore proprio per farvi capire ciò che è l'umiltà; l'umiltà amati figli è il rispetto per il vostro simile, è la gioia del vostro cuore quando rispettate gli altri in ogni cosa e vi tenete nel vostro piccolo accanto ai cuori sofferenti e fate capire a chi vi sta di fronte che voi non cercate vanagloria, non aspirate ad egoismi impuri, non mangiate e non speculate con gli empi ma pregate per ogni cuore che non vive la Mia luce, non vive la carità e raggira tutti coloro che sono sotto il tiro della sua menzogna.
L'umiltà è un dono è il dono della carezza del Mio Cuore che disarma quanti giocano con la vita degli altri, l'umiltà è la viva voce del cuore che chiama alla misericordia e porta al perdono.
Siate sempre umili di cuore e non temete, Io Sono la Vita e vi cingo con la corona dell'Amore, perché nell'umiltà abbraccio i Miei figli e nell'umiltà chiedo il silenzio che vi sazia della Mia Luce, la Mia Parola, la Parola di Dio che è l'umile voce del Mio Cuore che vi chiama alla conversione.
Figli vi chiedo con ogni forza: non dissipate la vostra ricchezza nella vanagloria e nella superbia ma custodite il bene che vi ho donato con ogni amore e fate del Mio Amore la continua e sincera gioia del vostro cuore che come corona di vita vi cinge e vi preserva da ogni orgoglio, perché chi vive il Mio Amore vive la Mia umiltà e non conosce l'abbraccio dell'io: l'idolo che combatte il Mio umile Cuore, combatte la Mia volontà, la volontà di Dio.
Figli nella grazia della Mia speranza è la gioia sublime che apre il vostro cuore ad abbracciare il dono della Mia umiltà, perché Io vi abbraccio così come siete e vi chiedo solo di amarmi e di aprirvi alla Mia Luce, e con questo vostro atto di amore accompagnato dall'umiltà del vostro cuore con il sentito pentimento del vostro peccato vivrete la grandezza sublime della gioia di capire e di assaporare la Mia Luce con l'umiltà, nella semplicità e nella viva e radiosa grazia che vi offro come Padre della Vita.
Vi chiamo ogni giorno con il Mio umile cuore, proprio per rendervi partecipi della Mia essenza e della Mia eccelsa ed infinita misericordia, il Mio Amore che come vento passa e bussa alla vostra porta, alla porta del vostro io, perché vi amo all'inverosimile e Sono venuto sulla terra proprio per donarvi questa grandiosa grazia che vi rende semplici e miti di cuore, vi rende umili dinanzi al Mio Cuore.
Non rifiutate la Mia mano e non rigettate il Mio Amore ma nell'umiltà liberatevi da ogni catena di dolore che vi tiene legati al vostro io, il palo della vostra perdizione che lo rendete sempre altero e lo alimentate con la vostra superbia e con la vostra continua mancanza di amore.
Il Cuore umile è grazia d'amore per quanti vivono il Mio amore e nell'amore è l'umiltà del cuore che rende sinceri e fedeli, rende la vostra vita fiaccola di speranza che mai smette di illuminare la vostra via con il Mio abbraccio, l'abbraccio della Luce di Dio che accoglie e preserva da ogni male e custodisce la Mia primizia, i cuori colmi della grazia della vita, l'umiltà che innalza alla vetta del Mio Santo Monte ove è la Mia Casa, la Casa che custodisce e dona riparo a quanti con umiltà vengono e bussano al Mio Cuore che si apre con la radiosa grazia della luce che vi irradia del Mio perdono la Vita nel Mio Cuore.
Pregate, figli Miei affinché i vostri cuori siano sempre fiaccole di speranza dinanzi al Mio Cuore, perché chi non si umilia del proprio orgoglio e del proprio peccato non potrà mai diventare primizia del Mio Cuore ed Io cerco i cuori umili, i cuori simili a quelli dei bambini che si lasciano abbracciare quando avvertono la carezza dell'amore e fiduciosi vivono la propria vita riparati dall'abbraccio del Cuore dell'Amore, il Cuore di Dio; e li cerco per renderli lanterne di speranza, viva fiamma di luce d'amore che portano il loro amore con umiltà nei cuori dei Miei figli che vivono l'idolatria del proprio io e non amano il Mio Cuore.
Pregate, pregate, pregate sempre con umiltà e vi vestirete della Mia Luce, la Luce che libera il vostro cuore e lo rende cuore d'amore al servizio dell'Umile Signore, Gesù: la carità Vivente, il Figlio dell'Altissimo Dio, la Parola che con umiltà vi eleva alla grazia della Vita.
Con amore Gesù l'Umile Signore
Guarigione di un paralizzato
[8]C'era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. [9]Egli ascoltava il discorso di Paolo e questi, fissandolo con lo sguardo e notando che aveva fede di esser risanato, [10]disse a gran voce: «Alzati diritto in piedi!». Egli fece un balzo e si mise a camminare. [11]La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, esclamò in dialetto licaonio e disse: «Gli dei sono scesi tra di noi in figura umana!». [12]E chiamavano Barnaba Zeus e Paolo Hermes, perché era lui il più eloquente.
[13]Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all'ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. [14]Sentendo ciò, gli apostoli Barnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: [15]«Cittadini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi predichiamo di convertirvi da queste vanità al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. [16]Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; [17]ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori». [18]E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall'offrire loro un sacrificio.
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