Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012
Locuzione n.ro 130 - 15 novembre 2012 ore 19,45
All’inizio
del santo rosario l’amore di Dio mi invita alla lettura e meditazione del seguente
passo della Sacra Scrittura:
[3]Essi
cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi
e ai vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i
centoquarantaquattromila, i redenti della terra. [4]Questi non si sono
contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va.
Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. [5]Non
fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.
Gli angeli annunziano l'ora del giudizio
[6]Poi
vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo recava un vangelo eterno da
annunziare agli abitanti della terra e ad ogni nazione, razza, lingua e popolo.
[7]Egli gridava a gran voce:
"Temete Dio e dategli gloria,
perché è giunta l'ora del suo giudizio.
Adorate colui che ha fatto
il cielo e la terra,
il mare e le sorgenti delle acque".
Pace a te
figlio Mio, pace a voi figli Miei, pace, pace, pace, la pace del Signore è
sempre con voi e con voi rimane sempre, perché grande è il Mio amore e la Mia
gioia, grande è il Mio giubilo per ognuno di voi.
Il Signore,
il Dio dell’eterna pace vi dona il saluto dell’amore, vi dona ogni benedizione,
Gesù l’amore santo vi conserva nel cuore della misericordia e vi custodisce con
la premura del Padre.
Amati figli voglio che sappiate che la preghiera del
cuore è la via di comunicazione con il Mio Essere che è pace, gioia, amore,
misericordia, giustizia.
Chi prega, non recita, chi prega ama, chi prega non
chiede per sé ma per gli altri, chi prega dona se stesso per gli altri.
Si! amati
figli la preghiera è il sacrificio d’amore e di lode per il Signore e per gli
altri.
Pregate dunque con amore donando agli altri il vostro
amore e il vostro pensiero così come il Mio Santo Spirito vi ispira e vi suggerisce
e non temete, perché a voi penso Io, a voi pensa l’amore del Padre, la
misericordia del Figlio e la portentosa luce del Mio Santo Spirito.
A voi amati figli non manca mai la custodia e la guida
della Santissima Trinità.
Oggi piccoli
Miei, il Mio cuore è esultato di gioia per la vostra tenerezza e per il vostro
contemplare l’amore del Risorto; oggi la preghiera silenziosa vi ha portato
alla meditazione, alla scoperta del Vivente nel silenzio del cuore; oggi la
misericordia grande di Gesù vi ha donato il respiro dell’amore nella maestosità
del silenzio che è la gioia e l’abbraccio con il Salvatore e il Redentore.
Gioite anime
Mie, gioite della grande misericordia del Signore.
Dopo il
silenzio e la meditazione il Mio saluto e le Mie carezze vi hanno avvolto con
la voce del cuore, la voce interiore che ispira e dona pace, la voce melodiosa di
Gesù che nella Sua potenza e nella Sua gloria per mezzo del Mio strumento d’amore
arriva a voi con la premura del Padre, con il fruscio della brezza del vento d’Amore
del Mio Santo Spirito, lo Spirito Verità, lo Spirito rivelatore.
Arriva a voi
sulle ali della bianca colomba annunciatrice della viva presenza della Trinità
Santissima, Dio amore, Dio misericordia, Dio luce.
Ecco figli
cari i frutti della preghiera del cuore, ecco figli cari le meraviglie del
Signore, ecco amati e dilette anime ammantate dalla misericordia di Gesù i doni
stupendi della grande ed infinita bontà del Padre che non lascia mai soli i
figli che pregano, amano e perdonano con il santo aiuto della viva luce del
Santo Volto del Cristo, il Redentore.
Beati, beati, beati, sempre beati figli della luce, perché
chi prega con il cuore ed ama il fratello e la sorella e si immerge nella fonte
della misericordia ha trovato la grazia del Signore, ha trovato la tenda di
Gesù, vive sotto le ali della protezione del Signore, non temete anime Mie la
prova grande che state vivendo e che sta fortificando il vostro cuore, non
temete dinnanzi a voi ci Sono Io, c’è Gesù la misericordia, c’è Gesù il Padre,
c’è Gesù l’amore, c’è Gesù la soave sorgente della pace e della gioia che vi
stringe al cuore della mitezza e dell’umiltà.
Siate sereni il tempo duro è quasi al suo scadere, il
tempo del gemito e della sofferenza è già andato il tempo dell’esultazione e
della speranza si sta alzando nella maestosa luce dell’abbondanza delle opere del
Signore.
Il giorno della grande commozione presto vi avvolgerà
nel vostro tempo con la cesta della provvidenza e della prosperità che porterà a
voi i frutti dell’amore di Gesù provvidenza, Gesù il Pane vivo ricchezza senza
fine, gemma di inestimabile valore.
Cuori che
amate e che soffrite, cuori che donate pace e amore, cuori che esultate al nome
del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, cuori che intenerite il cuore di
Maria la dolce Madre, gioite perché presto abbraccerete Gesù l’eterno amore.
Si! dilette
anime Mie, presto il cuore della misericordia vi farà dono della maestosità del
Vivente nell’abbraccio con il Padre.
Luce e pace
anime Mie, luce e gioia dilette anime del cuore Immacolato e santo di Gesù.
Donate dunque
a chi incontrate la luce e la pace che il Signore ha posto in voi con amore
donate con il cuore perché con amore avete ricevuto e con amore portate ai
vostri fratelli e alle vostre sorelle i doni sublimi dell’amore del Cristo che
è luce, pace e amore.
Gratuitamente
avete ricevuto, gratuitamente donate ed esultate della gioia del Signore.
Oggi amati
figli avete ricevuto la benedizione speciale del Mio cuore che ha effuso su di
voi la luce della misericordia; su di voi, i vostri cari, i vostri figli, le
vostre case, le vostre mani e sulle vostre lingue.
Oggi il
Signore ha benedetto con amore le lingue che presto pregheranno nell’intima
unione con il Mio cuore cantando e
lodando il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Non temete
della vostra attuale incapacità e lasciate che il Mio Santo Spirito operi in
voi le meraviglie grandi di Colui che E’, lasciate che la fiamma ardente dell’amore
che è Dio vi plasmi e vi modelli così come è nella volontà della Santissima
Trinità.
Anime Mie, dilette e feconde il vostro cuore canterà
con la lingua benedetta l’amore al cuore della misericordia.
In hoc signo est veritas, nel segno della croce è la verità che presto
sovrasterà ogni cuore e mostrerà a tutti i popoli della terra dove è la
vittoria.
Vi benedico
con la luce dell’amore e della provvidenza, vi benedico con il segno della
vittoria nel nome del Padre, verità Vivente, del Figlio, misericordia infinita
e dello Spirito Santo luce che porta pace ed amore.
Glorificate
il Signore con la vostra vita e non temete, perché presto Verità e Vittoria
spada e fuoco porteranno nei cuori la giustizia del Signore.
Con amore e pace Gesù provvidenza
Alla fine
della locuzione l’amore di Dio mi invita nuovamente alla lettura della Sacra
Scrittura:
Il cristiano è liberato dalla legge
[1]O
forse ignorate, fratelli - parlo a gente esperta di legge - che la legge ha
potere sull'uomo solo per il tempo in cui egli vive? [2]La donna
sposata, infatti, è legata dalla legge al marito finché egli vive; ma se il
marito muore, è libera dalla legge che la lega al marito. [3]Essa sarà
dunque chiamata adultera se, mentre vive il marito, passa a un altro uomo, ma
se il marito muore, essa è libera dalla legge e non è più adultera se passa a
un altro uomo. [4]Alla stessa maniera, fratelli miei, anche voi,
mediante il corpo di Cristo, siete stati messi a morte quanto alla legge, per
appartenere ad un altro, cioè a colui che fu risuscitato dai morti, affinchè
noi portiamo frutti per Dio. [5]Quando infatti eravamo nella carne, le
passioni peccaminose, stimolate dalla legge, si scatenavano nelle nostre membra
al fine di portare frutti per la morte. [6]Ora però siamo stati liberati
dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri, per servire nel
regime nuovo dello Spirito e non nel regime vecchio della lettera.
La funzione della legge
[7]Che
diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto
il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la
legge non avesse detto: Non desiderare. [8]Prendendo pertanto
occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di
desideri. Senza la legge infatti il peccato è morto [9]e io un tempo
vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso
vita [10]e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è
divenuta per me motivo di morte. [11]Il peccato infatti, prendendo
occasione dal comandamento, mi ha sedotto e per mezzo di esso mi ha dato la
morte. [12]Così la legge è santa e santo e giusto e buono è il
comandamento. [13]Ciò che è bene è allora diventato morte per me? No
davvero! E' invece il peccato: esso per rivelarsi peccato mi ha dato la morte
servendosi di ciò che è bene, perché il peccato apparisse oltre misura
peccaminoso per mezzo del comandamento.
La lotta interiore
[14]Sappiamo
infatti che la legge è spirituale, mentre io sono di carne, venduto come
schiavo del peccato. [15]Io non riesco a capire neppure ciò che faccio:
infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. [16]Ora,
se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; [17]quindi
non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. [18]Io so infatti
che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del
bene, ma non la capacità di attuarlo; [19]infatti io non compio il bene
che voglio, ma il male che non voglio. [20]Ora, se faccio quello che non
voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. [21]Io
trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto
a me. [22]Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, [23]ma
nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia
mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. [24]Sono
uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? [25]Siano
rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la
mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.
[3]cantavano
il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello:
"Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
giuste e veraci le tue vie,
o Re delle genti!
[4]Chi non temerà, o Signore,
e non glorificherà il tuo nome?
Poiché tu solo sei santo.
Tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati".
[5]Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene
la Tenda della Testimonianza; [6]dal tempio uscirono i sette angeli che
avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di
cinture d'oro. [7]Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli
sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli.
Fonte testo
biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI
1974 - http://www.maranatha.it