Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012
Locuzione n.ro 128 - 08 novembre 2012 ore 20,00
All’inizio
del santo rosario l’amore di Dio mi invita alla lettura e meditazione del seguente passo
della Sacra Scrittura:
[14]Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per
volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per
un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente.
Luce e pace
abbracciano sempre i vostri cuori e le vostre menti, il sole che sorge dall’alto
arriva con la regale maestosità di Colui che E’.
Ecco il Re
dei re che torna, che viene, che E’.
Ecco, ecco il
Padre dell’amore nella sua infinita pace che porta i doni dell’amore; ecco,
ecco, ecco, figli Gesù, il Re dell’amore, il Vivente, la grazia senza fine,
eccolo nel Suo splendore, il Vivente torna, l’ora è arrivata, l’ora è prossima,
l’ora è ora.
Si! figli
Miei l’ora è ora e non vi saranno altre ore, il Verbo Vivente torna, il giusto
giudice è all’orizzonte, così come è asceso, così come è salito al Padre per
preparare un posto per ognuno di voi, così ritorna accompagnato dalle schiere
angeliche e dai santi Arcangeli e con tutti i Suoi Santi e martiri.
Si! così l’amore
Eterno arriva, arriva come un ladro nella notte, vegliate dunque e pregate, perché
non sapete né l’ora, né il giorno in cui il Santo dei Santi torna, beati voi
figli cari che attendete con amore, con gioia, con il canto e con la lode il ritorno
del Signore.
Gioite, gioite,
gioite della Sua misericordia e non temete la Sua giustizia, perché grande è l’amore
del Vivente per i figli che pregano, amano e attendono la luce dell’amore.
Esulti,
figlio Mio, il tuo piccolo cuore, esulti la tua anima, perché il Salvatore è
sulla strada, è sul cammino, Gesù bussa al tuo cuore, apri la porta al Sommo
Bene, spalanca la porta alla luce di Colui che viene, di colui che e’.
Dice il Signore: chi custodisce nel silenzio del cuore la
Parola del Vivente e si sazia con amore della speranza ha olio a sufficienza
per tenere accesa la lampada della fede, nell’attesa della venuta di Colui che
porta misericordia e giustizia, di Colui che porta il fuoco e la spada.
Guai a voi
empi e infidi, guai a voi cuori avvolti dalla tenebra del vostro padrone, il
giorno dell’ira grande del Signore vi attende, il giorno dell’ira grande donerà
a voi il fuoco eterno.
Non temere
popolo Mio, non temere, il giorno dell’ira del Signore, come aquila
salirai nel cielo al battito delle mie ciglia, con le possenti ali della
potenza del Signore verrai a Me sulle nubi, non temere popolo Mio, la tua
liberazione è vicina; in quell’istante
che mi abbraccerai popolo Mio contemplerai la meraviglia grande dell’amore, ed
ogni lacrima sarà asciugata, ed ogni dolore svanirà, ed ogni mestizia
scomparirà, e i cuori della Mia moltitudine intoneranno il canto del
ringraziamento e mai più gemeranno nel dolore.
Esulta e godi
della Verità della Parola del Signore, esulta popolo Mio e assapora ora la
maestosità divina nella grande gloria dell’Eterno che ti chiama all’amore, perché
presto, molto presto abbraccerai la potenza della destra del Signore.
Pregate,
pregate, pregate, figli Miei e attendete nella gioia il ritorno del Signore.
Oh! cuore che
attendi, la luce già ti abbraccia; oh! cuore che confidi, la Parola già ti
sazia, oh! cuore che preghi, sei già nel cuore dell’amore.
Cuore che
attendi, cuore che confidi, cuore che preghi, lo Spirito Santo ti avvolge nella
pace e nella luce del Signore.
Lo Spirito
Santo Verità ti annuncia il ritorno prossimo della gioia senza fine.
Stai nella
pace popolo Mio e non temere, non gemere, il tempo della venuta è ora apri il
cuore.
Spirito Santo Verità
Vieni a noi con la luce della rivelazione
e prepara la strada alla seconda venuta del Signore.
Spirito Santo consolazione
Vieni nei nostri cuori
e rendici vigili e attenti alla voce del Signore.
Spirito Santo Eterno Amore
Vieni e purifica i nostri cuori
Vieni Luce Santa
e preparaci alla seconda venuta di Gesù
L’Agnello Immolato il Redentore.
Vieni Santo Spirito,
vieni Vento d’Amore
e conservaci sino al giorno dell’Amore.
Abbraccia nella luce della salvezza e della liberazione
i nostri cuori e le nostre menti
e vestici di purezza
affinché rapiti dalla potenza del Padre,
possiamo abbracciare la misericordia del Figlio
nell’intima unione con il Tuo Santo Spirito,
lo Spirito Verità,
lo Spirito Consolatore,
lo Spirito che custodisce
e rigenera a nuova vita
i cuori del popolo santo,
i cuori degli eletti dell’amore.
Vieni Luce Santa
e guidaci sul sentiero
Che porta al cielo,
guidaci al cospetto dell’Eterno.
Tu che sei Dio
donaci tutto il Tuo Amore
nel giorno dell’abbraccio con il Signore.
Pregate
ardentemente e con il cuore questa preghiera, che vi apre il cuore alla
preparazione e alla purificazione nell’attesa del giorno della liberazione; non
temete e non dubitate della potenza del Signore.
Ciò che è
nella Mia Luce resterà, ciò che è sacro agli occhi del Signore edificherà la
nuova chiesa, ciò che è puro splenderà come oro fino nelle mani del Signore.
Ogni
benedizione, ogni amore, ogni gioia, ogni carezza ed ogni premura, nel giorno
santo della consolazione.
Vi benedico
nel Mio Nome Santo che E’ Dio Padre, Dio Figlio e dio Spirito Santo.
La Trinità Santissima luce e amore
Alla fine
della locuzione l’amore di Dio mi invita alla lettura della Sacra Scrittura:
La richiesta dei Moabiti
[1]Mandate
l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto
al monte della figlia di Sion.
[2]Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell'Arnon.
[3]Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
[4]Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,
[5]allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
[6]Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
la vanità delle sue chiacchiere.
Lamento di Moab
[7]Per
questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.
[8]Sono squallidi i campi di Chesbòn,
languiscono le viti di Sibmà.
Signori di popoli
ne hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazèr,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
giungevano al mare.
[9]Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr
sui vigneti di Sibmà.
Ti inonderò con le mie lacrime,
Chesbòn, Elealè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato il grido dei vignaioli.
[10]Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori,
né si grida più allegramente.
Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
l'evviva di gioia è cessato.
[11]Perciò le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Carèset.
[12]Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture,
verrà nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.
[13]Questo
è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. [14]Ma ora il
Signore dice: «In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la
gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto,
piccolo e impotente».
Siracide - Capitolo 17 – 20,27
Invito alla penitenza
[20]Ritorna
al Signore e cessa di peccare,
prega davanti a lui e cessa di offendere.
[21]Fà ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia;
detesta interamente l'iniquità.
[22]Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
[23]Da un morto, che non è più, la riconoscenza si perde,
chi è vivo e sano loda il Signore.
[24]Quanto è grande la misericordia del Signore,
il suo perdono per quanti si convertono a lui!
[25]L'uomo non può avere tutto,
poiché un figlio dell'uomo non è immortale.
[26]Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare.
Così carne e sangue pensano al male.
[27]Esso sorveglia le schiere dell'alto cielo,
ma gli uomini sono tutti terra e cenere.
Fonte testo
biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI
1974 - http://www.maranatha.it