Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012
Locuzione n.ro 123 - 25 ottobre 2012 ore 21,42
Il respiro
dell’amore soffia sulle alture della pace e la grande gloria di Dio si espande
ovunque con la potenza dell’Eterno,
tutto è abbracciato dall’alito vitale dell’Altissimo Dio, ogni cosa è nella
luce della gioia, ogni cosa è nella infinita ed eccelsa volontà di Dio Padre.
Tutto è nelle
mani dell’Onnipotente e tutto è nella Sua volontà, la volontà dell’Amore.
Beato chi si
immerge quotidianamente nella luce dell’Eterno Padre ed invoca e supplica lo
sguardo della misericordia; beato perché non mancherà dell’amore di Dio, che
come acqua che disseta arriva e toglie l’arsura.
Beato chi
dona il pensiero del mattino alla lode e all’amore dell’Eterno, beato la luce
dell’Onnipotente rischiara il suo cammino.
Beati quanti
confidano nell’aiuto Santo, la speranza li accarezza e le ali della bianca
colomba, portano l’amore del Padre, la misericordia del Figlio e la Luce dello
Spirito Santo, portano la luce trinitaria dell’abbraccio dell’Amore che sazia e
che custodisce, che rigenera e feconda il cuore alla supplica e alla preghiera.
Beati, beati,
beati quanti piantano nel cuore la certezza, la luce del Santo Volto dona lo
splendore della viva presenza e l’odorosa fragranza di Gesù si sprigiona
nell’etere perché i cuori che sono nella certezza sono immersi nella luce di
Gesù.
Beati, beati,
beati voi figli Miei che vi immergete anima e corpo nel Mio preziosissimo
sangue, grande è la benedizione e la protezione del Signore.
Beato chi
accarezza il Volto di Gesù, ogni dolcezza ed ogni premura scendono dall’alto
dei cieli e si posano nel cuore che ama, perché chi dona amore è amato e chi
ama è rinvigorito e custodito.
Beati, beati,
beati voi tutti figli Miei che cantate e lodate il Signore, il vostro
sacrificio d’amore vi porta a contemplare la meraviglia dell’Amore.
Chi si
immerge con il cuore nella preghiera e nel canto è abbracciato dalla
misericordiosa luce dell’amore di Gesù che effonde su ogni cuore la potenza del
Suo Santo Spirito, lo Spirito amore, lo Spirito verità, lo Spirito rivelatore,
lo Spirito Santo, fiamma ardente che consuma nel piccolo cuore la fiaccola
della purificazione e il cuore che prega è amato, e il cuore che canta è
ascoltato, e i cuori che pregano e che cantano la lode e l’amore al Cristo
Risorto, sono esauditi, perché la
preghiera del cuore è la preghiera dell’amore, e la preghiera dell’amore si
innalza al cielo ed arriva all’altare del Signore e qui la grande gloria di Dio
la custodisce e la elargisce con potenza ai figli che non amano e che non
pregano, perché infinita è la misericordia del Signore.
Occhi
limpidi, occhi velati dalla lacrima della purificazione gioite perché presto
vedrete la maestosità divina in tutto il Suo splendore;
occhi immersi
nella luce dell’amore esultate e gioite, presto il Santo Volto si rivelerà a
voi in tutta la grandezza ed eccelsa luce che avvolge e protegge.
Figli cari il
grande giorno vi ha salutato oggi con l’abbraccio di Gesù e con la presenza di
Maria la dolce Madre, che ha portato a voi il saluto della pace, ha portato a
voi la gioia dell’amore della Madre, l’infinita dolcezza della Tutta Santa, ha
donato a voi il cuore della giovinezza, il cuore della Madre.
Beati, beati,
beati, mai mancherete del calore dell’amore di Maria, che vi avvolge nel manto
della misericordia e del perdono e vi conduce a Me, Gesù il Padre del perdono.
Amate figli Miei la Madre Mia e Madre vostra e della
Mia santa chiesa, amatela e veneratela, perché grande è la benedizione che
arriva a voi dall’alto dei cieli come raggio di luce che vi fortifica e vi
salda al cuore di Maria, la grande condottiera.
Voi siete i figli di Maria, i figli della Tutta Santa,
voi siete i cuori profumati e delicati che stanno dinnanzi al cuore dell’amore
della Tutta Santa.
Siete i soldati di Maria che nel silenzio del cuore
combattono la buona battaglia con l’arma silenziosa del perdono, con l’arma che
annienta e liquefa il male, con l’arma che brucia il peccato, con l’arma che
libera le anime avvolte dalla morsa della tentazione.
E’ l’arma invincibile dell’amore di Maria, è il Santo
Rosario il cordone dell’amore, la catena della gloria di Maria che lega i cuori
che pregano e che amano al cuore immacolato e santo della Vergine, Colei che media
e porta a Gesù, il cuore della misericordia.
Pregate, pregate, pregate figli cari e non temete,
gioite e state nella pace, il Signore vi ama e vi benedice, Gesù vi tiene stretti
al cuore della salvezza.
Donate amore
e preghiera e sarete avvolti dalla luce del Padre; operate con grande amore e
siate caritatevoli e la luce del Mio Santo Spirito vi darà immensa gioia nella
contemplazione delle meraviglie del Signore.
Vi benedico
figli diletti ed amati con l’effusione della luce della tolleranza e della
mitezza.
Vi benedico
con il cuore dell’amore e vi porto e vi dono il giubilo grande della pace che
sazia il cuore.
Ora e sempre
amore, pace e gioia nei vostri cuori e sui vostri cari.
Gesù il Risorto
Alla fine della locuzione l’amore di Dio mi invita alla
lettura della Sacra Scrittura:
Sofferenze e speranze del giusto
[1]Al maestro del coro. Sull'aria: «Cerva dell'aurora».
Salmo. Di Davide.
[2]«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Tu sei lontano dalla mia salvezza»:
sono le parole del mio lamento.
[3]Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,
grido di notte e non trovo riposo.
[4]Eppure tu abiti la santa dimora,
tu, lode di Israele.
[5]In te hanno sperato i nostri padri,
hanno sperato e tu li hai liberati;
[6]a te gridarono e furono salvati,
sperando in te non rimasero delusi.
[7]Ma io sono verme, non uomo,
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
[8]Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
[9]«Si è affidato al Signore, lui lo scampi;
lo liberi, se è suo amico».
[10]Sei tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
[11]Al mio nascere tu mi hai raccolto,
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
[12]Da me non stare lontano,
poiché l'angoscia è vicina
e nessuno mi aiuta.
[13]Mi circondano tori numerosi,
mi assediano tori di Basan.
[14]Spalancano contro di me la loro bocca
come leone che sbrana e ruggisce.
[15]Come acqua sono versato,
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera,
si fonde in mezzo alle mie viscere.
[16]E' arido come un coccio il mio palato,
la mia lingua si è incollata alla gola,
su polvere di morte mi hai deposto.
[17]Un branco di cani mi circonda,
mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi,
[18]posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano:
[19]si dividono le mie vesti,
sul mio vestito gettano la sorte.
[20]Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, accorri in mio aiuto.
[21]Scampami dalla spada,
dalle unghie del cane la mia vita.
[22]Salvami dalla bocca del leone
e dalle corna dei bufali.
[23]Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.
[24]Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,
lo tema tutta la stirpe di Israele;
[25]perché egli non ha disprezzato
né sdegnato l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto,
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.
[26]Sei tu la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
[27]I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano:
«Viva il loro cuore per sempre».
[28]Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.
[29]Poiché il regno è del Signore,
egli domina su tutte le nazioni.
[30]A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui,
[31]lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
[32]annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore!».
L’amore di Dio mi invita ancora alla lettura della
Sacra Scrittura:
[1]E
il Signore disse a Samuele: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho
rigettato perché non regni su Israele? Riempi di olio il tuo corno e parti. Ti
ordino di andare da Iesse il Betlemmita, perché tra i suoi figli mi sono scelto
un re». [2]Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e
mi ucciderà». Il Signore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai:
Sono venuto per sacrificare al Signore. [3]Inviterai quindi Iesse al
sacrificio. Allora io ti indicherò quello che dovrai fare e tu ungerai colui
che io ti dirò». [4]Samuele fece quello che il Signore gli aveva
comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro
trepidanti e gli chiesero: «E' di buon augurio la tua venuta?». [5]Rispose:
«E' di buon augurio. Sono venuto per sacrificare al Signore. Provvedete a
purificarvi, poi venite con me al sacrificio». Fece purificare anche Iesse e i
suoi figli e li invitò al sacrificio. [6]Quando furono entrati, egli
osservò Eliab e chiese: «E' forse davanti al Signore il suo consacrato?». [7]Il
Signore rispose a Samuele: «Non guardare al suo aspetto né all'imponenza della
sua statura. Io l'ho scartato, perché io non guardo ciò che guarda l'uomo.
L'uomo guarda l'apparenza, il Signore guarda il cuore». [8]Iesse fece
allora venire Abìnadab e lo presentò a Samuele, ma questi disse: «Nemmeno su
costui cade la scelta del Signore». [9]Iesse fece passare Samma e quegli
disse: «Nemmeno su costui cade la scelta del Signore». [10]Iesse
presentò a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripetè a Iesse: «Il Signore non
ha scelto nessuno di questi». [11]Samuele chiese a Iesse: «Sono qui
tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo che ora sta a
pascolare il gregge». Samuele ordinò a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci
metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». [12]Quegli mandò a
chiamarlo e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e gentile di aspetto.
Disse il Signore: «Alzati e ungilo: è lui!». [13]Samuele prese il corno
dell'olio e lo consacrò con l'unzione in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito
del Signore si posò su Davide da quel giorno in poi. Samuele poi si alzò e
tornò a Rama.
Davide a servizio di Saul
[14]Lo
spirito del Signore si era ritirato da Saul ed egli veniva atterrito da uno
spirito cattivo, da parte del Signore. [15]Allora i servi di Saul gli
dissero: «Vedi, un cattivo spirito sovrumano ti turba. [16]Comandi il
signor nostro ai ministri che gli stanno intorno e noi cercheremo un uomo abile
a suonare la cetra. Quando il sovrumano spirito cattivo ti investirà, quegli
metterà mano alla cetra e ti sentirai meglio». [17]Saul rispose ai
ministri: «Ebbene cercatemi un uomo che suoni bene e fatelo venire da me». [18]Rispose
uno dei giovani: «Ecco, ho visto il figlio di Iesse il Betlemmita: egli sa
suonare ed è forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di
bell'aspetto e il Signore è con lui». [19]Saul mandò messaggeri a Iesse
con quest'invito: «Mandami Davide tuo figlio, quello che sta con il gregge». [20]Iesse
preparò un asino e provvide pane e un otre di vino e un capretto, affidò tutto
a Davide suo figlio e lo inviò a Saul. [21]Davide giunse da Saul e
cominciò a stare alla sua presenza. Saul gli si affezionò molto e Davide
divenne suo scudiero. [22]E Saul mandò a dire a Iesse: «Rimanga Davide
con me, perché ha trovato grazia ai miei occhi». [23]Quando dunque lo
spirito sovrumano investiva Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava:
Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui.
Fonte testo
biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI
1974 - http://www.maranatha.it