Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012
Locuzione n.ro 116 - 30 settembre 2012 ore 21,01
Figli Miei il Mio amore
santo e Immacolato è sempre su di voi, il Mio amore vi avvolge e vi custodisce,
voi amati e diletti figli siete gioia pura per il Mio cuore, il cuore della misericordia.
Pregate, pregate, pregate
amati figli e non fermatevi, siate perseveranti e costanti usate misericordia e
guidate alla luce i vostri fratelli e le vostre sorelle che vivono il giorno della
tenebra, che vivono il buio senza fine.
Benedizione figli Miei,
sempre benedizione, sempre amore, sempre pace, sempre giustizia, non lasciate la luce, restate sempre nella luce,
specie ora che la battaglia è diventata
cruenta, ora che la battaglia è nel suo pieno svolgimento è la battaglia della
vita, è la battaglia finale, e voi amati figli, che siete i soldati di Maria, nel
silenzio delle vostre case e nel silenzio delle Mie dimore in terra, dinnanzi ai
Miei tabernacoli combattete con l’amore della preghiera, utilizzando l’arma santa:
il santo rosario.
Continuate figli Miei sulla
strada della pace: la battaglia è nel suo grande apice, la battaglia è combattuta
nel silenzio, è la battaglia dei figli di Dio, che con amore, guidati da Maria,
la Vergine Santa, portano a Me Dio misericordia infinita, i figli che non amano
i figli che mi rinnegano, i figli che non credono.
Figli cari e diletti,
operatori della pace, pregate sempre ed edificate
con la preghiera la catena solidale dell’amore che vi lega al Mio cuore Immacolato
e Santo, la catena dell’amore è la catena forte dell’Amore di Dio che mai smette
di avvolgere nella luce i figli che pregano e che amano e che con fede forte perdonano
animando il cuore con le opere di carità.
Ecco amati figli come
raggiungete la vetta dell’amore nella continua e perseverante preghiera del cuore,
state conquistando il monte Sion, il monte della pace e della misericordia, il
monte del perdono, la strada è stretta ed irta di ostacolo, la strada è tortuosa,
ma è sempre rischiarata dalla luce del Salvatore, che con amore vi guida e vi incita
al superamento degli ostacoli, non temete,
figli Miei Colui che è Padre, Figlio e Spirito Santo vi conduce per mano sulla
strada dell’amore e da buon Padre vi protegge e vi dona pace e serenità.
Chi vive l’Amore di Dio
nella preghiera del cuore è continuamente alimentato dalla linfa vitale della luce
del cuore di Gesù che è misericordia infinita.
Figli Miei, restate abbracciati
al Mio cuore di Padre e mai vi mancherà la Mia luce che è la luce che porta alla
salvezza.
Esortate i vostri fratelli e le vostre sorelle a seguire
la strada della luce con amore, perché grande sarà la grazia per chi avrà perseverato
sino alla fine del percorso, quando alla fine del percorso, il cuore trepidante
d’amore per Cristo assaporerà la gioia senza fine, abbraccerà il cuore della misericordia.
E la salvezza
la raggiungete con la sequenza dell’amore, la raggiungete aprendo le porte della
preghiera del cuore, della forte fede del perdono e della carità, e per aprire le
porte che conducono al Mio cuore Immacolato e Santo dovete dotarvi delle chiavi
dell’amore di Dio che sono: preghiera, fede, perdono e carità.
Pregate con il
cuore ogni giorno e rafforzerete la fede viva e forte e la preghiera e la fede
grande vi porteranno ad abbracciare il perdono che come mantello si adagerà sulle
vostre spalle e sarà il vostro compagno d’amore nel servire il Signore che nell’umiltà
vi porterà a praticare l’atto d’amore gradito al Padre Mio e Padre vostro: la
carità.
Chi non prega
non ha fede e non perdona e mai praticherà l’atto della carità, perché non ha
il cuore libero e la mente è sempre avvolta dalla luce delle cose del mondo.
Venite figli Miei nella
grande dimora del Padre, e dotatevi degli strumenti dell’amore che vi apriranno
le porte della salvezza.
Senza chiavi amati figli
le porte resteranno chiuse e mai si apriranno, perché il buio della tenebra non
vi consente di seguire la strada della luce.
Il cammino della luce vi
conduce, giorno dopo giorno a trovare la misericordia del Signore che vi dona con
il cuore di Padre gli strumenti della gioia.
Ecco amati figli la custodia
delle chiavi dell’amore: il cuore Immacolato e Santo di Gesù; ecco a voi il cuore
della speranza, ecco a voi figli che cercate la Verità il percorso che conduce
alla salvezza.
Cosi
dice il Signore: beato chi fabbrica ed edifica nel cuore la dimora dello
Spirito di Gesù, beato chi adorna d’oro fino il tempio santo di Dio con l’amore
della preghiera del cuore; beato chi fortifica le colonne della fede con l’apertura
del cuore al perdono; beato, beato, beato le chiavi d’oro della santità apriranno
la porta santa della carità.
Vi benedico con la grazia
della luce della preghiera, fortifico la vostra fede con la luce della carità e
con amore vi porto al monte Sion: la vetta del perdono.
Gesù la Misericordia
Alla fine della locuzione l’amore di Dio
mi invita alla lettura della Sacra Scrittura
IX. BOTTINO E DIVISIONI
Guerra santa contro Madian
[1]Il
Signore disse a Mosè: [2]“Compi la vendetta degli Israeliti contro i
Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati”. [3]Mosè disse al popolo:
“Mobilitate fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per
eseguire la vendetta del Signore su Madian. [4]Manderete in guerra mille
uomini per tribù di tutte le tribù d'Israele”. [5]Così furono forniti,
dalle migliaia d'Israele, mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati
per la guerra. [6]Mosè mandò in guerra quei mille uomini per tribù e con
loro Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli oggetti sacri
e aveva in mano le trombe dell'acclamazione. [7]Marciarono dunque contro
Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. [8]Uccisero
anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè
cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. [9]Gli
Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e
depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; [10]appiccarono
il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti [11]e
presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame. [12]Poi
condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e
alla comunità degli Israeliti, accampati nelle steppe di Moab, presso il
Giordano di fronte a Gerico.
Massacro delle donne e purificazione del
bottino
[13]Mosè,
il sacerdote Eleazaro e tutti i principi della comunità uscirono loro incontro
fuori dell'accampamento. [14]Mosè si adirò contro i comandanti
dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella
spedizione di guerra. [15]Mosè disse loro: “Avete lasciato in vita tutte
le femmine? [16]Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno
insegnato agli Israeliti l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor,
per cui venne il flagello nella comunità del Signore. [17]Ora uccidete
ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; [18]ma
tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per
voi. [19]Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque
ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si purifichi il terzo e il
settimo giorno; questo per voi e per i vostri prigionieri. [20]Purificherete
anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto
di legno”.
[21]Il
sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in guerra: “Questo è
l'ordine della legge che il Signore ha prescritto a Mosè: [22]L'oro,
l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, [23]quanto può
sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà reso puro; ma sarà
purificato anche con l'acqua della purificazione; quanto non può sopportare il
fuoco, lo farete passare per l'acqua. [24]Vi laverete le vesti il
settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento”.
Divisione del bottino
[25]Il
Signore disse a Mosè: [26]“Tu, con il sacerdote Eleazaro e con i capi
dei casati della comunità, fà il censimento di tutta la preda che è stata
fatta: della gente e del bestiame; [27]dividi la preda fra i combattenti
che sono andati in guerra e tutta la comunità. [28]Dalla parte spettante
ai soldati che sono andati in guerra preleverai un contributo per il Signore:
cioè l'uno per cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini e
del bestiame minuto. [29]Lo prenderete sulla metà di loro spettanza e lo
darai al sacerdote Eleazaro come offerta da fare con il rito di elevazione in
onore del Signore. [30]Della metà che spetta agli Israeliti prenderai
l'uno per cinquanta delle persone del grosso bestiame, degli asini e del
bestiame minuto; lo darai ai leviti, che hanno la custodia della Dimora del
Signore”.
[31]Mosè
e il sacerdote Eleazaro fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè. [32]Ora
il bottino, cioè tutto ciò che rimaneva della preda fatta da coloro che erano
stati in guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila capi di bestiame
minuto, [33]settantaduemila capi di grosso bestiame, [34]sessantunmila
asini [35]e trentaduemila persone, ossia donne che non si erano unite
con uomini. [36]La metà, cioè la parte di quelli che erano andati in
guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, [37]dei
quali seicentosettantacinque per il tributo al Signore; [38]trentaseimila
capi di grosso bestiame, dei quali settantadue per l'offerta al Signore; [39]trentamilacinquecento
asini, dei quali sessantuno per l'offerta al Signore, [40]e sedicimila
persone, delle quali trentadue per l'offerta al Signore. [41]Mosè diede
al sacerdote Eleazaro il contributo dell'offerta prelevata per il Signore, come
il Signore gli aveva ordinato. [42]La metà che spettava agli Israeliti,
dopo che Mosè ebbe fatto la spartizione con gli uomini andati in guerra, [43]la
metà spettante alla comunità fu di trecentotrentasettemilacinquecento capi di
bestiame minuto, [44]trentaseimila capi di grosso bestiame, [45]trentamilacinquecento
asini [46]e sedicimila persone. [47]Da questa metà che spettava
agli Israeliti, Mosè prese l'uno per cinquanta degli uomini e degli animali e li
diede ai leviti che hanno la custodia della Dimora del Signore, come il Signore
aveva ordinato a Mosè.
Le offerte
[48]I
comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia,
si avvicinarono a Mosè e gli dissero: [49]“I tuoi servi hanno fatto il
computo dei soldati che erano sotto i nostri ordini e non ne manca neppure uno.
[50]Per questo portiamo, in offerta al Signore, ognuno quello che ha
trovato di oggetti d'oro: bracciali, braccialetti, anelli, pendenti, collane,
per il rito espiatorio per le nostre persone davanti al Signore”. [51]Mosè
e il sacerdote Eleazaro presero dalle loro mani quell'oro, tutti gli oggetti
lavorati.
[52]Tutto
l'oro dell'offerta, che essi consacrarono al Signore con il rito
dell'elevazione, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava
sedicimilasettecentocinquanta sicli. [53]Gli uomini dell'esercito si
tennero il bottino che ognuno aveva fatto per conto suo. [54]Mosè e il
sacerdote Eleazaro presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo
portarono nella tenda del convegno come memoriale per gli Israeliti davanti al
Signore.
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia
EDIZIONI CEI 1974 - http://www.maranatha.it