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VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE

VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE
Gruppo di preghiera "La luce dello Spirito Santo con riflesso a Maria"

domenica 25 novembre 2012

Locuzione n.ro 110/2012

Le Perle dell’Amore Divino

Locuzioni anno 2012

Locuzione n.ro 110  - 09 settembre 2012 ore 10,47
 

Chi ama il Signore dal profondo è salvo, perché la forte fede apre il cuore alla grazia e alla luce del Cristo, il Redentore e Salvatore.

Beato te figlio Mio che mi ami con il cuore in mano che ti affidi alla mia misericordia che supplichi il Mio Cuore Immacolato e Santo: cosa temi figlio Mio, cosa temi, il Signore Iddio Padre Onnipotente ti custodisce e ti preserva dal male.

Il Signore ti ama e veglia su di te, stai nella pace e rasserena il tuo cuore perché ogni cosa troverà la sua giusta collocazione, ogni tassello troverà il suo posto e il puzzle del Signore sarà completato, così come la volontà dell’eterno Padre ha stabilito.

Ecco dice il Signore: verranno giorni in cui mancherà cibo ed acqua, ecco dice ancora il Signore verranno giorni in cui mancheranno amore ed affetto e i figli di Dio vagheranno sulla terra come zombi, cercheranno l’amore e l’affetto, cercheranno il cibo e l’acqua ma non troveranno l’amore del Signore, non assaporeranno l’affetto di Colui che li ha creati, non troveranno pane con cui sfamarsi e non alimenteranno il corpo con la frescura dell’acqua.

Ecco che i giorni sono sul cammino, ecco che i giorni della grande ira del Signore sono giunti.

Ma voi figli della luce non temete e non nutrite dubbi, non osate mettere in dubbio la Parola del Signore, perché non vi mancherà il cibo e non vi mancherà l’acqua e l’affetto.

Cosi dice il Signore: affidatevi alla Mia misericordia e al Mio amore grande e non mancherete di nulla.

Amati figli Io Sono il pane disceso dal cielo che nutro ogni Mia creatura, Io sono la fresca e limpida acqua che disseta le bocche arse, Io Sono l’amore senza fine, Io Sono il Padre che custodisce con amorevole affetto ogni Mia creatura, ogni Mio figlio.

Figli della luce che cantate con il cuore la lode e l’amore all’Eterno nel sacrificio della preghiera siate perseveranti e costanti, perché senza perseveranza e costanza nella preghiera e nella lode al Signore la fede viene meno e senza fede cade la fiducia e quando la fiducia è crollata la fedeltà vacilla e il legame forte del cuore alla Somma grazia della luce si spezza e il peccato avvolge il cuore e la mente e la tenebra vi conduce sui pascoli della terra della perdizione.

Siate amati figli come gli ultimi della terra, siate sempre limpidi nel cuore e nella mente, siate come i bambini docili al Mio richiamo d’amore e d’affetto e il pane della Vita vi sazierà e l’acqua della fonte inesauribile della misericordia vi toglierà ogni arsura, ogni sete, ogni vizio, ogni radice infima, perché l’acqua dell’amore disseta le radici dell’albero forte della fede dai cui rami si innalzano al cielo con le verdi foglie della speranza la fiducia e la fedeltà.

Figli cari ed amati conservate nel cuore e nella mente la Parola del Vangelo del Signore che è il nutrimento e la bevanda per ogni figlio che cerca la fiducia e la fedeltà del Signore.

Io Sono la fiducia e la fedeltà, Io Sono l’amore dei poveri, Io sono il nutrimento degli oppressi, Io Sono il custode degli umili, Io Sono la medicina per ogni cuore avvolto dalla sofferenza.

Chi viene a Me con amore e con gioia, con fiducia e resta nella Mia luce con la perseveranza della supplica del cuore e opera amorevolmente e con carità ed accoglie con il sorriso e con il cuore ogni Mio figlio è nel Mio cuore di Padre, è nelle Mie mani misericordiose, è nella Mia luce che alimenta la fonte del perdono.

Siate dunque figli Miei diletti del Mio Cuore Immacolato e Santo portatori della Mia luce, siate portatori della Mia carità, siate portatori della Mia misericordia, siate portatori del Mio amore e nulla vi mancherà, perché Io Sono il Tutto che vive nell’amore, nella carità, nella misericordia, nella luce.

Io Sono Dio, l’Eterno, il Sommo Bene, il Tutto, Sono l’Amore Santo e misericordioso.

Vi benedico con l’amore e con l’affetto, con la luce della carità e della misericordia, vi preservo dal male e vi invito alla perseveranza e alla costanza nella preghiera del cuore e nella meditazione della Parola che è il nutrimento per chi cerca Gesù: la fonte dell’amore e dell’affetto, la fonte dell’acqua che disseta e salva, la fonte preziosa della salvezza e della santità, il Pane vivo disceso dal cielo che porta ad ogni figlio che vive nella luce i doni dell’amore Santo, i doni della sapienza e dell’intelligenza, del consiglio e della fortezza, della scienza, del timor di Dio e della pietà; e ad ogni figlio avvolto dalla sofferenza della tenebra la luce della misericordia, che si adagia e avvolge il cuore sofferente e lo fa splendere dell’amore di Dio che con cura e premurevole affetto di Padre, lo pulisce dalle incrostazioni e dalle radici infime del male e dai vizi del mondo, giorno dopo giorno con grande affetto, e il cuore avvolto dalla luce si apre alla grande grazia della misericordia che conduce alla purificazione e alla liberazione.

Dice il Signore:  figli avvolti dalla tenebra della morte tornate nel Mio Cuore Immacolato e Santo ed Io Padre buono e giusto vi avvolgerò nella luce del Mio amore e vi porterò alla salvezza.

L’Eterno Padre l’amore vivo.

Alla fine della locuzione l’amore di Dio mi invita alla lettura della Sacra Scrittura

 

Atti - Capitolo 10

Pietro si reca da un centurione romano

[1]C'era in Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica, [2]uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. [3]Un giorno verso le tre del pomeriggio vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio!». [4]Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c'è, Signore?». Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. [5]E ora manda degli uomini a Giaffa e fà venire un certo Simone detto anche Pietro. [6]Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare». [7]Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato fra i suoi attendenti e, [8]spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa.

[9]Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. [10]Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. [11]Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. [12]In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. [13]Allora risuonò una voce che gli diceva: «Alzati, Pietro, uccidi e mangia!». [14]Ma Pietro rispose: «No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo». [15]E la voce di nuovo a lui: «Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano». [16]Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. [17]Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso. [18]Chiamarono e chiesero se Simone, detto anche Pietro, alloggiava colà. [19]Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano; [20]alzati, scendi e và con loro senza esitazione, perché io li ho mandati». [21]Pietro scese incontro agli uomini e disse: «Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti?». [22]Risposero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli». [23]Pietro allora li fece entrare e li ospitò.

Il giorno seguente si mise in viaggio con loro e alcuni fratelli di Giaffa lo accompagnarono. [24]Il giorno dopo arrivò a Cesarèa. Cornelio stava ad aspettarli ed aveva invitato i congiunti e gli amici intimi. [25]Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. [26]Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Alzati: anch'io sono un uomo!». [27]Poi, continuando a conversare con lui, entrò e trovate riunite molte persone disse loro: [28]«Voi sapete che non è lecito per un Giudeo unirsi o incontrarsi con persone di altra razza; ma Dio mi ha mostrato che non si deve dire profano o immondo nessun uomo. [29]Per questo sono venuto senza esitare quando mi avete mandato a chiamare. Vorrei dunque chiedere: per quale ragione mi avete fatto venire?». [30]Cornelio allora rispose: «Quattro giorni or sono, verso quest'ora, stavo recitando la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste [31]e mi disse: Cornelio, sono state esaudite le tue preghiere e ricordate le tue elemosine davanti a Dio. [32]Manda dunque a Giaffa e fà venire Simone chiamato anche Pietro; egli è ospite nella casa di Simone il conciatore, vicino al mare. [33]Subito ho mandato a cercarti e tu hai fatto bene a venire. Ora dunque tutti noi, al cospetto di Dio, siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato».

Discorso di Pietro presso Cornelio

[34]Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, [35]ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. [36]Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. [37]Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; [38]cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. [39]E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, [40]ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, [41]non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. [42]E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. [43]Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome».

Il battesimo dei primi pagani

[44]Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. [45]E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; [46]li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio. [47]Allora Pietro disse: «Forse che si può proibire che siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?». [48]E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia edizione CEI 1974 - http://www.maranatha.it  

GESU' CHIAMA ALLA PREGHIERA

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Il 17 agosto Gesù ci ha fatto dono del suo amore e come Padre ci esorta a pregare il suo Sacratissimo Cuore e alla luce degli ultimi avvenimenti che mostrano come il buio del peccato sta avvolgendo la terra con fiducia preghiamo con le parole donate dal Suo Amore e non dimentichiamo che come dice il Vangelo:

(Matteo 23:8,10)
[8]Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. [9]E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. [10]E non fatevi chiamare "maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.


Uno solo è il maestro e uno solo è la guida ed Egli è il Signore Gesù che istruisce e guida i nostri cuori.



"Elevate le mani al cielo e benedite il Mio santo Nome, rendete grazie per il dono della vita e con il vostro grazie donate lode al Mio Sacratissimo Cuore, il Cuore che come Casa d'Amore vi accoglie e vi ripara dalla notte che scende in ogni angolo della terra.Benedite sempre i luoghi in cui mettete piede, benedite dalla profondità del cuore nel Mio Nome, nel nome di Gesù, benedite con la forza che è in voi: dono del Padre ai vostri cuori che sono sempre saldi a Me che Sono il Figlio di Colui che è la Vita ed Io sono la Vita, perché il Padre Mio vive in Me ed Io Figlio sono in Lui nell'intima carezza della vita e dell'amore, nell'intima e armoniosa forza che lega Me a Lui il profondo inaccessibile mistero della Luce che è vita e amore, è grazia, è gioia, è vento e brezza che porta il calore dell'amore senza fine, porta lo Spirito Santo, il Consolatore, Dio Uno e Trino, Dio eccelsa luce che illumina il vostro sentiero e vi conduce con la grazia della misericordia nella Casa dell'Amore il Cuore del Signore."


Dite ad alta voce, con gioia, con fede:


Credo in Te Gesù

spero in Te oh! Cuore della Vita,

amo Te Gesù

accoglimi nel Tuo Sacratissimo Cuore

e riparami dal buio e dalla tenebra

che sta scendendo sulla terra,

Signore è notte fonda,

donami la grazia della luce

donami il Tuo riparo

la Tua misericordia

il Tuo perdono.

Abbracciami

e stringimi al Tuo petto

custodiscimi nel Tuo Cuore

fa che io misero peccatore

possa trovare rifugio

nella Tua Casa

la Casa della Vita

ove splende perennemente la luce

che come calore avvolge

e dona la grazia del perdono

e libera dalla tenebra

del dolore sordo e muto

il dolore che ferisce il Tuo Cuore

che è il riparo, il rifugio

e la grazia di ogni consolazione

il Cuore del perdono.


Pregherete con ogni forza che è in voi e donerete questa supplica al Mio Cuore che vi riparerà nei giorni a venire dalla tenebra del dolore.