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VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE

VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE
Gruppo di preghiera "La luce dello Spirito Santo con riflesso a Maria"

sabato 21 marzo 2015

Locuzione 392 - 23/2015

15 marzo 2015  ore 15,44
 
 
                   Sono il Signore il Vivente Sono la gloria senza fine eterna sono l'unico Dio e Trino Signore che con amore vi chiamo al servizio della carità d'amore la consolazione che giunge nei cuori dei vostri fratelli e delle vostre sorelle tutti figli Miei che hanno bisogno del Mio Santo Amore il Mio giubilo il Mio aiuto l'aiuto di colui che è misericordia infinita che abbraccia con il perdono.

Nell'umiltà è la carità dell'amore la spontanea preghiera che sgorga dal cuore come amore fraterno e solidale che dona attraverso la Mia misericordia le grazie per la vita le grazie che conservano nella vita e che elevano al Mio Sacratissimo Cuore il cuore del Signore.

Siate umili anime Mie siate Mia consolazione d'amore siate Mia pace e Mia luce per i cuori increduli e duri che mai hanno conosciuto l'amore e la vostra umiltà sia nel chinare il capo dinanzi alla Mia gloria che si manifesta in voi con la Mia potenza la potenza di colui che è Dio Padre dell'amore la potenza di colui che vince ogni male con l'umiltà del cuore che è la sede della fonte dell'amore il cuore del Signore la viva fonte della grazia dell'amore che è sempre acqua di vita che disseta e toglie l'arsura di ogni male; umiltà umiltà figli Miei, umiltà l'esercizio della pratica dell'amore quell'amore vero e sincero che deve essere donato sino al completo abbandono di vita nella Mia vita sino al completo svuotamento del vostro io che è pietra d'inciampo al progredire del vostro amore verso la vita la gioia di vivere con l'umiltà nel cuore colmo della Mia grazia che vi conduce ad amare così come Io amo.

Umiltà, umiltà, umiltà la veste dell'amore quando si ama il Signore e il prossimo quando si ama nella celestiale custodia della Mia misericordia ogni cuore.

Oggi il Mio grido d'amore è questo oggi la Mia voce soave fragranza di vita si posa nel vostro intimo con il balsamo dell'amore che porta tutti i cuori all'abbandono in Me che sono l'Umiltà infinita.

L'amore di Dio è la vita e il Mio amore è sempre veste di grazia che vi porta i doni della Mia gioia d'amore e chi si veste con umiltà del Mio amore è nella Vita, è nel Mio cuore e vive la propria vita totalmente affidata a Me nell'umiltà e nella carità d'amore e il cuore che indossa la veste della purezza abbracciata dalla Mia grazia è nel vivo e profondo dono dell'abbandono in Me che Sono la vita; Il vivere nel totale abbandono del Mio Cuore è dono di grazia a quanti nell'umiltà elevano il vessillo della Vita come luce di Vita e amano nel silenzio e si donano con viva fiducia nell'abbraccio della Mia Parola la parola di Colui che custodisce con amore ogni cuore preservandolo da ogni male.

Ecco il Mio amore la veste della Mia purezza che vi custodisce dall'inganno della menzogna del tentatore che nulla può nei confronti di tutti coloro che nell'umiltà della vita si abbandonano nel Mio Cuore il cuore che custodisce gli umili servitori del Mio amore.

Sono sempre con tenerezza d'amore a sollecitare i vostri cuori e a vestirli con la Mia misericordia, sono sempre viva luce di grazia che mostra la via della santità il camminare con Me mano nella mano sul sentiero della Mia gloria ove potete abbracciare la Mia misericordia il Mio perdono e vestirvi con gli abiti del Mio amore che come calore che dona vita sprigionano in voi la vita la vita di colui che è l'Umile Signore.

La Mia via è la via dell'umiltà e del silenzio, il Mio sentiero è la stretta strada della sofferenza nell'amore per la salvezza delle anime ed Io sono venuto in mezzo a voi come dono d'amore del Padre Mio e vostro che vive in cielo, come grazia di vita come Umile Signore, come Agnello Immolato sull'altare della Vita per affrancare i vostri cuori e custodirli nel Mio sacrificio di amore il Mio preziosissimo sangue che redime e salva liberando dal male e dalla sua azione l'azione del tentatore che schiavizza nel dolore e nell'angoscia quanti con la propria superbia rinnegano il Mio amore e la Mia umiltà nel dono della Vita offerta per ogni cuore che cerca amore l'amore del Mio cuore il cuore della Vita, il cuore che custodisce nella grazia le umili anime che nella similitudine del Mio amore si offrono come anime vittime della Mia umiltà, anime di luce che splendono della viva grazia del Mio amore sempre veste di vita che dona vita.

Pregate, pregate, pregate e donatevi con amore al servizio della Mia carità d'amore l'unica che porta i cuori alla salvezza.

Ecco il dolore si manifesterà nei cuori che senza amore hanno vissuto la loro vita rigettando e rinnegando la Mia veste nuziale, Io sono lo Sposo e vengo ad abbracciare la Mia sposa, indossate il vestito dell'umiltà ed accogliete Cristo Gesù il redentore, eccomi anime Mie eccomi sono con amore ad annunciarvi il sorgere della luce della Vita che viene come lampo, come folgore d'amore e da oriente si leva e ad occidente si pone eccomi pregate perché è giunto il giorno della liberazione.

 
Gesù l'Umile Signore
 

Isaia - Capitolo 47

Lamento su Babilonia

[1]Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Babilonia.
Siedi a terra, senza trono,
figlia dei Caldei,
poiché non sarai più chiamata
tenera e voluttuosa.
[2]Prendi la mola e macina la farina,
togliti il velo, solleva i lembi della veste,
scopriti le gambe,
attraversa i fiumi.
[3]Si scopra la tua nudità,
si mostri la tua vergogna.
«Prenderò vendetta
e nessuno interverrà»,
[4]dice il nostro redentore
che si chiama Signore degli eserciti,
il Santo di Israele.
[5]Siedi in silenzio e scivola nell'ombra,
figlia dei Caldei,
perché non sarai più chiamata
Signora di regni.
[6]Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredità;
perciò lo misi in tuo potere,
ma tu non mostrasti loro pietà;
perfino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante.
[7]Tu pensavi: «Sempre
io sarò signora, sempre».
Non ti sei mai curata di questi avvenimenti,
non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine.
[8]Ora ascolta questo,
o voluttuosa che te ne stavi sicura,
che pensavi: «Io e nessuno fuori di me!
Non resterò vedova,
non conoscerò la perdita dei figli».
[9]Ma ti accadranno queste due cose,
d'improvviso, in un sol giorno;
perdita dei figli e vedovanza
piomberanno su di te,
nonostante la moltitudine delle tue magie,
la forza dei tuoi molti scongiuri.
[10]Confidavi nella tua malizia, dicevi:
«Nessuno mi vede».
La tua saggezza e il tuo sapere
ti hanno sviato.
Eppure dicevi in cuor tuo:
«Io e nessuno fuori di me».
[11]Ti verrà addosso una sciagura
che non saprai scongiurare;
ti cadrà sopra una calamità
che non potrai evitare.
Su di te piomberà improvvisa una catastrofe
che non prevederai.
[12]Stà pure ferma nei tuoi incantesimi
e nella moltitudine delle magie,
per cui ti sei affaticata dalla giovinezza:
forse potrai giovartene,
forse potrai far paura!
[13]Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri:
si presentino e ti salvino
gli astrologi che osservano le stelle,
i quali ogni mese ti pronosticano
che cosa ti capiterà.
[14]Ecco, essi sono come stoppia:
il fuoco li consuma;
non salveranno se stessi dal potere delle fiamme.
Non ci sarà bracia per scaldarsi,
né fuoco dinanzi al quale sedersi.
[15]Così sono diventati per te i tuoi maghi,
con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;
ognuno se ne va per suo conto,
nessuno ti viene in aiuto.
 
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1977  
http://www.maranatha.it

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GESU' CHIAMA ALLA PREGHIERA

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Il 17 agosto Gesù ci ha fatto dono del suo amore e come Padre ci esorta a pregare il suo Sacratissimo Cuore e alla luce degli ultimi avvenimenti che mostrano come il buio del peccato sta avvolgendo la terra con fiducia preghiamo con le parole donate dal Suo Amore e non dimentichiamo che come dice il Vangelo:

(Matteo 23:8,10)
[8]Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. [9]E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. [10]E non fatevi chiamare "maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.


Uno solo è il maestro e uno solo è la guida ed Egli è il Signore Gesù che istruisce e guida i nostri cuori.



"Elevate le mani al cielo e benedite il Mio santo Nome, rendete grazie per il dono della vita e con il vostro grazie donate lode al Mio Sacratissimo Cuore, il Cuore che come Casa d'Amore vi accoglie e vi ripara dalla notte che scende in ogni angolo della terra.Benedite sempre i luoghi in cui mettete piede, benedite dalla profondità del cuore nel Mio Nome, nel nome di Gesù, benedite con la forza che è in voi: dono del Padre ai vostri cuori che sono sempre saldi a Me che Sono il Figlio di Colui che è la Vita ed Io sono la Vita, perché il Padre Mio vive in Me ed Io Figlio sono in Lui nell'intima carezza della vita e dell'amore, nell'intima e armoniosa forza che lega Me a Lui il profondo inaccessibile mistero della Luce che è vita e amore, è grazia, è gioia, è vento e brezza che porta il calore dell'amore senza fine, porta lo Spirito Santo, il Consolatore, Dio Uno e Trino, Dio eccelsa luce che illumina il vostro sentiero e vi conduce con la grazia della misericordia nella Casa dell'Amore il Cuore del Signore."


Dite ad alta voce, con gioia, con fede:


Credo in Te Gesù

spero in Te oh! Cuore della Vita,

amo Te Gesù

accoglimi nel Tuo Sacratissimo Cuore

e riparami dal buio e dalla tenebra

che sta scendendo sulla terra,

Signore è notte fonda,

donami la grazia della luce

donami il Tuo riparo

la Tua misericordia

il Tuo perdono.

Abbracciami

e stringimi al Tuo petto

custodiscimi nel Tuo Cuore

fa che io misero peccatore

possa trovare rifugio

nella Tua Casa

la Casa della Vita

ove splende perennemente la luce

che come calore avvolge

e dona la grazia del perdono

e libera dalla tenebra

del dolore sordo e muto

il dolore che ferisce il Tuo Cuore

che è il riparo, il rifugio

e la grazia di ogni consolazione

il Cuore del perdono.


Pregherete con ogni forza che è in voi e donerete questa supplica al Mio Cuore che vi riparerà nei giorni a venire dalla tenebra del dolore.