Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012
Locuzione n.ro 89 - 06 luglio 2012 ore 19,120
Con amore attendi oh! figlio Mio: le Perle del Mio Amore Divino; con gioia
leggi, con la mente assapori e con il cuore coltivi l’Amore di Dio, che come
candida neve scende copiosa dal cielo e si posa nel tuo piccolo cuore.
Amato figlio, non temere, non avere
timore, stai nella pace, e saziati del Mio Amore, che mai avrà fine.
Figli Miei vi abbraccio tutti, vi
custodisco nel Mio Cuore Immacolato e Santo, vi porto nel Mio Cuore con la
dolcezza di Padre, vi ascolto con l’Amore di Dio, perché Io sono Dio
l’Onnipotente Padre, Creatore del cielo e della terra.
Io Sono figli amati, Io Sono l’Amore
Santo, Sono il fuoco che arde nei cuori e che consuma con dolcezza il vostro
ardore; siate sempre fecondi nella preghiera e nell’amore, siate sempre vigili
e attenti alla chiamata del Signore.
Il fuoco dell’amore che arde e
consuma nel cuore le ferite del male è
la grande consolazione del Mio Santo Spirito.
Il fuoco Santo dell’Amore, consuma e
purifica le imperfezioni, consuma e libera da ogni male.
Il fuoco dell’amore plasma e modella
ogni cuore ed ogni mente.
Il fuoco dell’amore è la grande
potenza dell’Eterno che nella Sua grande gloria vi porta la liberazione, vi
porta la perfezione, vi porta la santità, vi porta i doni sublimi e le virtù
del Suo Amore Santo.
Chiedete al Signore Iddio la grande
purificazione del cuore, chiedete lo Spirito Santo purificatore, fiamma d’amore
che porta la dolcezza della grande gioia del Padre, la misericordia del Figlio
e la Luce della santità.
Cuori diletti ed amati, venite nella
grande ed immensa Fiamma d’Amore del
Consolatore, venite nel calore dell’amore, venite nello Spirito Santo, il
datore dell’Amore del Padre, la gioia del Figlio e della Sua Luce Santa e
vigorosa, purificatrice e generatrice della Vita.
Spirito
Santo, Spirito Amore, Spirito di Gesù
Vieni, vieni
nei nostri cuori
Fortificaci
nell’Amore del Padre
Purificaci da
ogni radice infima e immonda
Liberaci da
ogni imperfezione
E donaci le virtù
del Tuo Amore Santo
Donaci le
virtù del Consolatore, i doni dell’Amore
Spirito Santo
vieni, vieni nei cuori
Vieni con il
Tuo Amore Santo
Con la Tua
fiamma purificatrice e liberatrice
Posa la
Gloria del Creatore nel piccolo cuore che attende il calore del Tuo Amore.
Spirito Santo
Vieni
Vieni
Consolatore
E nella gioia
e nella pace
Concedici di
amare
Concedici di
adorare
Concedici di
glorificare
Concedici di
lodare
L’Eterno
Amore
Pregate amati figli e invocate con queste parole la Gloria
grande di Dio che per mezzo del Suo Santo Spirito vi porta il Suo amore e la Sua gioia, vi porta l’Amore
del Padre, l’Eterno, il Sommo Bene.
Figli della luce, prima della preghiera del cuore invocate e
supplicate lo Spirito Santo purificatore, affinché i vostri cuori, liberi dai
vizi e dalle imperfezioni del male e dalle radici e incrostazioni che ancora vi
legano alle cose terrene, possano librare il volo della grande aquila nelle
alte vette dell’Amore Santo.
Siete pronti figli Miei, siete pronti a librarvi nel volo dell’Amore,
e nel volo dell’Amore, la grande meraviglia di Dio, vi dona la certezza, vi
dona l’amore che sazia, e i vostri cuori abbracciati dall’Amore del Padre,
purificati dalla fiamma ardente del Consolatore, canteranno ed esulteranno
l’amore per il Signore.
E i cuori purificati
baciati dalla Parola del Signore, cresceranno nella feconda e continua e
costante preghiera di ringraziamento e lode, di supplica e grazia che il Padre
celeste, concede con infinito amore, e gratifica il vostro sacrificio di lode e
d’amore.
Il Padre vi gratifica e
vi benedice, vi custodisce e vi ama.
Amati e diletti figli, pregate con amore, pregate con il
cuore, pregate con intensità e fervore ed ogni celeste benedizione scende su di
voi con l’Amore di Colui che vi plasma e modella, di Colui che è Padre, Figlio
e Spirito Santo.
Vi benedico e vi preservo dal male, vi porto la Luce
trinitaria del Mio Amore Santo e Misericordioso.
La Santissima Trinità.
L’amore di Dio alla fine della
locuzione mi invita alla lettura del Sacra Scrittura:
Carità verso i deboli
[1]Accogliete
tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. [2]Uno
crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo
legumi. [3]Colui che mangia non disprezzi chi non mangia; chi non
mangia, non giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. [4]Chi
sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o cada, ciò riguarda
il suo padrone; ma starà in piedi, perché il Signore ha il potere di farcelo
stare.
[5]C'è
chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica tutti uguali; ciascuno
però cerchi di approfondire le sue convinzioni personali. [6]Chi si
preoccupa del giorno, se ne preoccupa per il Signore; chi mangia, mangia per il
Signore, dal momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se ne
astiene per il Signore e rende grazie a Dio. [7]Nessuno di noi, infatti,
vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, [8]perché se noi
viviamo, viviamo per il Signore, se noi moriamo, moriamo per il Signore. Sia
che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. [9]Per questo
infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei
morti e dei vivi.
[10]Ma
tu, perché giudichi il tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi il tuo
fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, [11]poiché
sta scritto:
Come è vero che io vivo, dice il Signore,
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio.
[12]Quindi
ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso. [13]Cessiamo dunque di
giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di
scandalo al fratello.
[14]Io
so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è immondo in se stesso; ma
se uno ritiene qualcosa come immondo, per lui è immondo. [15]Ora se per
il tuo cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo
carità. Guardati perciò dal rovinare con il tuo cibo uno per il quale Cristo è
morto! [16]Non divenga motivo di biasimo il bene di cui godete! [17]Il
regno di Dio infatti non è questione di cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace
e gioia nello Spirito Santo: [18]chi serve il Cristo in queste cose, è
bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. [19]Diamoci dunque alle opere
della pace e alla edificazione vicendevole. [20]Non distruggere l'opera
di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo, d'accordo; ma è male per un
uomo mangiare dando scandalo. [21]Perciò è bene non mangiare carne, né
bere vino, né altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi.
[22]La
fede che possiedi, conservala per te stesso davanti a Dio. Beato chi non si
condanna per ciò che egli approva. [23]Ma chi è nel dubbio, mangiando si
condanna, perché non agisce per fede; tutto quello, infatti, che non viene
dalla fede è peccato.
[1]Noi
che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l'infermità dei deboli, senza
compiacere noi stessi. [2]Ciascuno di noi cerchi di compiacere il
prossimo nel bene, per edificarlo. [3]Cristo infatti non cercò di
piacere a se stesso, ma come sta scritto: gli insulti di coloro che ti
insultano sono caduti sopra di me. [4]Ora, tutto ciò che è stato
scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù
della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo
viva la nostra speranza. [5]E il Dio della perseveranza e della
consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti
ad esempio di Cristo Gesù, [6]perché con un solo animo e una voce sola
rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
[7]Accoglietevi
perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. [8]Dico
infatti che Cristo si è fatto servitore dei circoncisi in favore della veracità
di Dio, per compiere le promesse dei padri; [9]le nazioni pagane invece
glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto:
Per questo ti celebrerò tra le nazioni pagane,
e canterò inni al tuo nome.
[10]E
ancora:
Rallegratevi, o nazioni, insieme al suo popolo.
[11]E
di nuovo:
Lodate, nazioni tutte, il Signore;
i popoli tutti lo esaltino.
[12]E
a sua volta Isaia dice:
Spunterà il rampollo di Iesse,
colui che sorgerà a giudicare le nazioni:
in lui le nazioni spereranno.
[13]Il Dio della speranza vi
riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per
la virtù dello Spirito Santo.