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VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE

VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE
Gruppo di preghiera "La luce dello Spirito Santo con riflesso a Maria"

lunedì 3 settembre 2012

Locuzione n.ro 75/2012


Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2012


Locuzione n.ro 75   -    22 maggio 2012 ore 21,30
 

Pace a te figlio Mio, pace, pace e pace nel cuore e nella mente; pace sempre pace figlio Mio.

La pace del signore Gesù è il vostro balsamo d’amore che vi custodisce e vi lega a me nella tempesta;  la tempesta spirituale dei cuori è nella sua attuazione, la tempesta delle menti è nel suo compimento.

Tutto è nella tempesta, tutto è nel disordine e nella confusione, ogni cosa sembra abbia perso la sua autenticità, ogni cosa è nel continuo girovagare senza una meta e senza un traguardo, ogni cuore e ogni mente è alla ricerca e alla continua esplorazione di ciò che è nel cuore e nella mente e non lo trovano, perché il cuore è chiuso e la mente non vede, non vede la certezza che invoca, non sente la verità che bussa, non tocca l’amore che custodisce.

Figlio Mio sono Io il tuo Gesù, il tuo scudo e la tua forza, non temere, sono Io che parlo, sono Io che guido la tua mano, Sono Io che formo i tuoi pensieri, sono Io che do un senso compiuto alla dolce melodia del cuore che parola dopo parola formano il pensiero unico dell’amore dell’Altissimo che ti ha scelto nella missione d’amore, di pace e di misericordia assieme ai tuoi fratelli e alle tue sorelle di preghiera.

Vedi figlio Mio, quanta pace c’è nel tuo piccolo cuore mentre all’esterno tutto è nello sconforto e nell’angoscia.

Senti come la Mia mano potente ti plasma giorno dopo giorno: quanta pazienza figlio mio, quanta; ma non temere e non scoraggiarti Io ti amo e ti custodisco, Io ti plasmo e ti modello, Io ti guido e ti dono le parole sante della certezza della grande potenza dell’Altissimo.

Amato figlio guarda attorno a te: cosa vedi, cosa scruti, cosa osservi; guarda attentamente: quanti ti domandano dove trovi la forza che ti conduce al Mio Cuore, quanti ti domandano dove sta la forza che ti innalza a Me.

 Nessuno ti ha mai chiesto questo.

Però tu te lo chiedi continuamente; ed Io ti do la forza, ed Io ti do la certezza.

Figlio Mio voglio che nel groviglio delle tue mille occupazioni il tuo mille sia l’uno per Me; voglio il tuo amore e la tua gioia senza fine solo per Me.

Figlio caro cosa ti spaventa, cosa ti turba, non vuoi amarmi e servirmi?

Non vuoi darmi il tuo tempo.

Figlio Mio Io sono il tuo Dio e tu sei la Mia creatura, figlio amato non temere non ti sto rimproverando, non ti sto abbandonando, voglio che tu innalzi il tuo ardore e la tua fede ad un ritmo più alto di quanto stai facendo ora.

Amata Mia creatura, amato servo d’amore non sono dispiaciuto della tua lode e del tuo sacrificio d’amore per il Signore, ti sto solo chiedendo se vuoi darmi ancora più tempo del tuo tempo  per la preghiera del cuore.

Amato figlio Mio sei nel Mio cuore e nella Mia mente, sei nelle Mie mani, sei nelle mani di Dio, sei nella maestosità della Luce dell’Altissimo che ti guida, sei nella grande Luce dell’Amore del Padre.

Figlio Mio lo scultore eterno, la potenza infinita e senza limiti, la gloria eterna ti conduce di giorno in giorno nelle grandi meraviglie dell’amore dell’Altissimo.

Il disegno della Santissima Trinità nella grande gioia del Padre e nella splendida armonia del Figlio con la Luce vivificatrice e rigeneratrice dello Spirito Santo si sta perfezionando e sta per portare i frutti abbondanti della conversione, i frutti della misericordia, i frutti della certezza dell’amore di Dio che dona lo splendore della luce  e della viva presenza del Consolatore, della fiamma ardente del Suo Santo Spirito.

Lo so figlio Mio che il tuo cuore è nella pace in questo momento, lo so che il tuo animo è forte e pronto a servirmi, ma prima di darmi il tuo si, sappi che il Mio Amore mai ti mancherà, sappi che sarò sempre al tuo fianco, sappi che sarò sempre la tua forza e il tuo scudo.

Amato e diletto figlio del Mio cuore Immacolato e Santo presto la grande gloria di Dio ti farà contemplare il Volto Santo dell’Amore.

Presto il Cuore di Gesù ti darà la grande luce della maestosità dell’Amore Santo.

Ti benedico con la fortezza e il consiglio, la sapienza e l’intelligenza con la carità e il timor di Dio, con la luce Santa dei doni della fiamma d’Amore, la fiamma della Verità che custodisce.

Con amore Gesù il Risorto 

L’amore di Dio, alla fine della locuzione mi invita alla lettura della Sacra Scrittura.

Atti  cap. 1  1,26 - cap. 2   1, 28

[1]Nel mio primo libro ho gia trattato, o Teòfilo, di tutto quello che Gesù fece e insegnò dal principio [2]fino al giorno in cui, dopo aver dato istruzioni agli apostoli che si era scelti nello Spirito Santo, egli fu assunto in cielo. [3]Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio. [4]Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre «quella, disse, che voi avete udito da me: [5]Giovanni ha battezzato con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni».
[6]Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: «Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?». [7]Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, [8]ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra». [9]Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. [10]E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: [11]«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo». [12]Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. [13]Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. [14]Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli. [15]In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse: [16]«Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. [17]Egli era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero. [18]Giuda comprò un pezzo di terra con i proventi del suo delitto e poi precipitando in avanti si squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere. [19]La cosa è divenuta così nota a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel terreno è stato chiamato nella loro lingua Akeldamà, cioè Campo di sangue. [20]Infatti sta scritto nel libro dei Salmi:

La sua dimora diventi deserta,
e nessuno vi abiti,
il suo incarico lo prenda un altro.

[21]Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, [22]incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione».
[23]Ne furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. [24]Allora essi pregarono dicendo: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato [25]a prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto». [26]Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Atti - Capitolo 2    1, 28

 [1]Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. [2]Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. [3]Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; [4]ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
[5]Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. [6]Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. [7]Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? [8]E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? [9]Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, [10]della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, [11]Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». [12]Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». [13]Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».
 [14]Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: [15]Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. [16]Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:
[17]Negli ultimi giorni, dice il Signore,

Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;
i vostri figli e le vostre figlie profeteranno,
i vostri giovani avranno visioni
e i vostri anziani faranno dei sogni.
[18]E anche sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi
profeteranno.
[19]Farò prodigi in alto nel cielo
e segni in basso sulla terra,
sangue, fuoco e nuvole di fumo.
[20]Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue,
prima che giunga il giorno del Signore,
giorno grande e splendido.
[21]Allora chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato.

[22]Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, [23]dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. [24]Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. [25]Dice infatti Davide a suo riguardo:

Contemplavo sempre il Signore innanzi a me;
poiché egli sta alla mia destra, perché io non
vacilli.
[26]Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la
mia lingua; ed anche la mia carne riposerà nella speranza,
[27]perché tu non abbandonerai l'anima mia negli
inferi, né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.
[28]Mi hai fatto conoscere le vie della vita,
mi colmerai di gioia con la tua presenza.

 
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia edizione CEI 1974 - http://www.maranatha.it

GESU' CHIAMA ALLA PREGHIERA

.


Il 17 agosto Gesù ci ha fatto dono del suo amore e come Padre ci esorta a pregare il suo Sacratissimo Cuore e alla luce degli ultimi avvenimenti che mostrano come il buio del peccato sta avvolgendo la terra con fiducia preghiamo con le parole donate dal Suo Amore e non dimentichiamo che come dice il Vangelo:

(Matteo 23:8,10)
[8]Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. [9]E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. [10]E non fatevi chiamare "maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.


Uno solo è il maestro e uno solo è la guida ed Egli è il Signore Gesù che istruisce e guida i nostri cuori.



"Elevate le mani al cielo e benedite il Mio santo Nome, rendete grazie per il dono della vita e con il vostro grazie donate lode al Mio Sacratissimo Cuore, il Cuore che come Casa d'Amore vi accoglie e vi ripara dalla notte che scende in ogni angolo della terra.Benedite sempre i luoghi in cui mettete piede, benedite dalla profondità del cuore nel Mio Nome, nel nome di Gesù, benedite con la forza che è in voi: dono del Padre ai vostri cuori che sono sempre saldi a Me che Sono il Figlio di Colui che è la Vita ed Io sono la Vita, perché il Padre Mio vive in Me ed Io Figlio sono in Lui nell'intima carezza della vita e dell'amore, nell'intima e armoniosa forza che lega Me a Lui il profondo inaccessibile mistero della Luce che è vita e amore, è grazia, è gioia, è vento e brezza che porta il calore dell'amore senza fine, porta lo Spirito Santo, il Consolatore, Dio Uno e Trino, Dio eccelsa luce che illumina il vostro sentiero e vi conduce con la grazia della misericordia nella Casa dell'Amore il Cuore del Signore."


Dite ad alta voce, con gioia, con fede:


Credo in Te Gesù

spero in Te oh! Cuore della Vita,

amo Te Gesù

accoglimi nel Tuo Sacratissimo Cuore

e riparami dal buio e dalla tenebra

che sta scendendo sulla terra,

Signore è notte fonda,

donami la grazia della luce

donami il Tuo riparo

la Tua misericordia

il Tuo perdono.

Abbracciami

e stringimi al Tuo petto

custodiscimi nel Tuo Cuore

fa che io misero peccatore

possa trovare rifugio

nella Tua Casa

la Casa della Vita

ove splende perennemente la luce

che come calore avvolge

e dona la grazia del perdono

e libera dalla tenebra

del dolore sordo e muto

il dolore che ferisce il Tuo Cuore

che è il riparo, il rifugio

e la grazia di ogni consolazione

il Cuore del perdono.


Pregherete con ogni forza che è in voi e donerete questa supplica al Mio Cuore che vi riparerà nei giorni a venire dalla tenebra del dolore.