Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2013
Locuzione n.ro 168- 07 marzo 2013 ore 22,20
[1]Nell'anno
primo di Dario figlio di Serse, della progenie dei Medi, il quale era stato
costituito re sopra il regno dei Caldei, [2]nel primo anno del suo
regno, io Daniele tentavo di comprendere nei libri il numero degli anni di cui
il Signore aveva parlato al profeta Geremia e nei quali si dovevano compiere le
desolazioni di Gerusalemme, cioè settant'anni. [3]Mi rivolsi al Signore
Dio per pregarlo e supplicarlo con il digiuno, veste di sacco e cenere [4]e
feci la mia preghiera e la mia confessione al Signore mio Dio: «Signore Dio,
grande e tremendo, che osservi l'alleanza e la benevolenza verso coloro che ti
amano e osservano i tuoi comandamenti, [5]abbiamo peccato e abbiamo
operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai
tuoi comandamenti e dalle tue leggi! [6]Non abbiamo obbedito ai tuoi
servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri
prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. [7]A te
conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene
ancor oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto
Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i
misfatti che hanno commesso contro di te. [8]Signore, la vergogna sul
volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo
peccato contro di te; [9]al Signore Dio nostro la misericordia e il
perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, [10]non abbiamo
ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito quelle leggi che egli ci
aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. [11]Tutto Israele ha
trasgredito la tua legge, s'è allontanato per non ascoltare la tua voce; così
si è riversata su di noi l'esecrazione scritta nella legge di Mosè, servo di
Dio, perché abbiamo peccato contro di lui.
[12]Egli
ha messo in atto quelle parole che aveva pronunziate contro di noi e i nostri
governanti, mandando su di noi un male così grande quale mai, sotto il cielo,
era venuto a Gerusalemme.
[13]Tutto
questo male è venuto su di noi, proprio come sta scritto nella legge di Mosè.
Tuttavia noi non abbiamo supplicato il Signore Dio nostro, convertendoci dalle
nostre iniquità e seguendo la tua verità. [14]Il Signore ha vegliato
sopra questo male, l'ha mandato su di noi, poiché il Signore Dio nostro è
giusto in tutte le cose che fa, mentre noi non abbiamo ascoltato la sua voce. [15]Signore
Dio nostro, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte e ti
sei fatto un nome, come è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi. [16]Signore,
secondo la tua misericordia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso
Gerusalemme, tua città, verso il tuo monte santo, poiché per i nostri peccati e
per l'iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di
vituperio presso quanti ci stanno intorno.
[17]Ora
ascolta, Dio nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor
tuo, o Signore, fà risplendere il tuo volto sopra il tuo santuario, che è
desolato. [18]Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e
guarda le nostre desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo
nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te, basate sulla nostra
giustizia, ma sulla tua grande misericordia.
[19]Signore,
ascolta; Signore, perdona; Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di
te stesso, mio Dio, poiché il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul
tuo popolo».
L'angelo Gabriele spiega la profezia
[20]Mentre
io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio
popolo Israele e presentavo la supplica al Signore Dio mio per il monte santo
del mio Dio, [21]mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo
visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della
sera.
[22]Egli
mi rivolse questo discorso: «Daniele, sono venuto per istruirti e farti
comprendere.
[23]Fin
dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per
annunziartela, poiché tu sei un uomo prediletto. Ora stà attento alla parola e
comprendi la visione:
[24]Settanta
settimane sono fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà,
mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità,
portare una giustizia eterna,
suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei
santi.
[25]Sappi e intendi bene,
da quando uscì la parola
sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme
fino a un principe consacrato,
vi saranno sette settimane.
Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati,
e ciò in tempi angosciosi.
[26]Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;
la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine,
guerra e desolazioni decretate.
[27]Egli stringerà una forte alleanza con molti
per una settimana e, nello spazio di metà settimana,
farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore».
Lodate e ringraziate in ogni istante e
in ogni momento il Divinissimo cuore di Gesù; ringraziate l’eterno Amore,
lasciate amati figli che il Mio cuore vi abbracci uno ad uno, lasciate che il
vostro cuore batta all’unisono con il Mio e vedrete e toccherete la Mia gloria
e la Mia potenza, perché chi si lascia avvolgere dalla Mia misericordia è nel
Mio cuore e chi salda il proprio cuore al Mio è in Me e chi è in Me vive con Me
il Mio amore, vive con Me la grande gioia, vive con Me le meraviglie senza fine
della Mia gloria e della Mia potenza.
Amati e diletti figli della luce
inebriatevi del Mio amore e della Mia misericordia, inebriatevi di ogni Mia
essenza, perché Io Sono l’amore e la misericordia.
Figli della luce il tempo della
misericordia vi avvolge ora con tutto l’amore di Dio e vi dona grande forza spirituale; questo è il
tempo della grande misericordia, questo è il tempo della luce, è il tempo del
Mio amore che vi cerca e vi chiama, questo è il tempo che non avrà altro tempo
e dà la misura del tempo che verrà e che vi donerà tutto l’amore del Padre del Figlio
e dello Spirito Santo, vi darà tutto il calore dell’amore della Santissima
Trinità.
Chi ama la luce si inebrierà di luce, chi cerca la tenebra e la insegue e
la tiene come compagna abbraccerà il gelo del buio tetro che accompagnerà tutti
coloro che rinnegano e calpestano la luce, tutti coloro che rinnegano e
calpestano l’amore, tutti coloro che calpestano e rinnegano la misericordia,
tutti coloro che rinnegano Dio, perché Dio è luce, è amore, è misericordia.
Beati quanti
nel silenzio del cuore, dice
Gesù, si cibano di misericordia,
si inebriano di amore e si lasciano guidare dalla luce; beati, beati, beati, la
misericordia del Mio cuore li sfamerà,il Mio amore li renderà ebri di carità,
la Mia luce sarà lucerna viva senza fine che illuminerà ogni cuore e ogni
mente.
Venite oh! figli della luce, venite ed immergetevi nel
Mio cuore e la Mia misericordia vi ammanterà e il Mio cuore vi custodirà e il
Mio Volto illuminerà la vostra strada, il Mio Santo Volto vi darà luce che
appaga, luce che innalza, luce che santifica.
Il tempo è questo per abbracciare la misericordia,
l’amore e la luce del Signore; il tempo è questo per riempire il cuore di ogni
grazia e di ogni dono; il tempo è questo per dimorare nella casa del Signore.
Chi ha intelligenza e saggezza guidi il fratello sulla
via della luce e con amore e carità lavori con ogni energia e senza
preoccupazioni nella vigna del Signore.
Figli diletti non temete e non abbiate
alcun timore di lavorare nella Mia vigna, non mancherete delle carezze del
Signore.
Ho grande amore per ogni figlio, ho
perle vive di santità da donare, ho grandi doni per tutti i cuori che
abbracciano la Mia misericordia, il Mio amore e la Mia luce; ho grazie da
concedere a tutti i figli che ritornano nel recinto del Signore, tornano ad
amare Colui che è solo Amore.
Figli Miei il Signore è stanco dei soprusi e della sopraffazione, il
Signore è stanco dell’idolatria e della blasfemia, il Signore è stanco del
grido di dolore che giunge al cuore della misericordia: quanta miseria, quanta
disperazione, quanta sporcizia, quanto male.
Figli aprite ora il cuore alla misericordia, all’amore e alla luce, perché
presto non avvertirete più il calore del Mio amore, non sarete più ristorati
dalla luce del Mio Santo volto, non sarete più abbracciati dalla Mia
misericordia ma dal braccio della Mi giustizia che opererà con amore.
Figli della luce unitevi al Mio dolore per la perdita di tutti i vostri
fratelli e le vostre sorelle e figli Miei che hanno deciso di rinnegare e di
allontanare volutamente la Mia misericordia, il Mio amore, la Mia luce.
Pregate, pregate, pregate, perché grande è la tempesta che li avvolgerà,
grande sarà la rovina, grande sarà il tormento nella notte senza fine e il buio
arriva e avvolge i cuori senza cuore i cuori duri come pietra, i cuori che non
si sono aperti alla misericordia, all’amore e alla luce del Signore.
Cuori di tenebra ravvedetevi e apritevi alla luce,
perché il Signore nella Sua grande ed infinita misericordia ancora è pronto a riammettervi
alla presenza del calore dell’amore se la contrizione del vostro cuore è vera e
sincera; apritevi all’amore di Dio e la luce della misericordia feconderà nel
vostro intimo i frutti della salvezza.
Chi conosce il Signore sa che la Parola dell’eterno Amore è fedele e verace,
sa che il Signore ama e salva; non angosciate e non tenete il cuore di Gesù nell’attesa,
perché presto si svuoterà il calice dell’ira del Signore, presto vivrete il
giorno del Signore quando la misura è colma, toccherete, figli che non amate, e vivrete il fuoco
divoratore di ogni gioia, vivrete il fuoco inestinguibile della pena e del
tormento del cuore, perché avete rigettato e rifiutato volutamente Dio, il
fuoco dell’amore che conserva nella grande misericordia della pace del Signore
tutti i figli che amano il Padre buono e giusto: amano l’Amore.
Ecco che il buio si separa dalla luce, ecco che il male viene diviso dal
bene, ecco che arriva il braccio della giustizia del Signore.
Vi benedico con luce di pace e di amore,
vi benedico con il braccio della misericordia nel nome dell’eterno Amore, vi
benedico nel Mio Santo Nome: Gesù
misericordia, amore e luce.
[1]Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la
promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso. [2]Poiché
anche a noi, al pari di quelli, è stata annunziata una buona novella: purtroppo
però ad essi la parola udita non giovò in nulla, non essendo rimasti uniti
nella fede a quelli che avevano ascoltato. [3]Infatti noi che abbiamo
creduto possiamo entrare in quel riposo, secondo ciò che egli ha detto:
Sicché ho giurato nella mia ira:
Non entreranno nel mio riposo!
Questo, benché le sue opere fossero compiute fin dalla fondazione
del mondo.
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 -
http://www.maranatha.it