Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2013
Locuzione n.ro 148 - del 06 gennaio 2013 ore 11,50
All’inizio del santo rosario l’amore di
Dio mi invita alla lettura e meditazione del seguente passo della Sacra Scrittura:
[1]C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo
dei Giudei. [2]Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì,
sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che
tu fai, se Dio non è con lui». [3]Gli rispose Gesù: «In verità, in
verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». [4]Gli
disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare
una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». [5]Gli rispose
Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito,
non può entrare nel regno di Dio. [6]Quel che è nato dalla carne è carne
e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. [7]Non ti meravigliare se
t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. [8]Il vento soffia dove vuole e
ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato
dallo Spirito». [9]Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». [10]Gli
rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? [11]In
verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo
quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. [12]Se
vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò
di cose del cielo? [13]Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il
Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. [14]E come Mosè innalzò il
serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, [15]perché
chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
[16]Dio
infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché
chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. [17]Dio non ha
mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi
per mezzo di lui. [18]Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede
è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di
Dio. [19]E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli
uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano
malvagie. [20]Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla
luce perché non siano svelate le sue opere. [21]Ma chi opera la verità
viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in
Dio.
[22]Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nella
regione della Giudea; e là si trattenne con loro, e battezzava. [23]Anche
Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché c'era là molta acqua; e la
gente andava a farsi battezzare. [24]Giovanni, infatti, non era stato
ancora imprigionato.
[25]Nacque
allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo la
purificazione. [26]Andarono perciò da Giovanni e gli dissero: «Rabbì,
colui che era con te dall'altra parte del Giordano, e al quale hai reso
testimonianza, ecco sta battezzando e tutti accorrono a lui». [27]Giovanni
rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stato dato dal cielo. [28]Voi
stessi mi siete testimoni che ho detto: Non sono io il Cristo, ma io sono stato
mandato innanzi a lui. [29]Chi possiede la sposa è lo sposo; ma l'amico
dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo.
Ora questa mia gioia è compiuta. [30]Egli deve crescere e io invece
diminuire.
[31]Chi
viene dall'alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene
alla terra e parla della terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. [32]Egli
attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; [33]chi
però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. [34]Infatti
colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza
misura. [35]Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. [36]Chi
crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la
vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui».
Luce, luce, luce, cercate sempre la luce
figli diletti dell’Amore di Dio, cercate il Padre, il Figlio e lo Spirito
Santo.
Invocate e supplicate con il cuore la
misericordia grande della Santissima Trinità, la luce che guida e conduce nelle
alte sfere della pace, là dove il cielo fonde pace e amore nella grandezza
della maestosità regale del Dio Vivente, del Dio Uno e Trino che con amore e
pace, ama e consuma nella ardente fiamma della purificazione ogni colpa e ogni
errore.
Cercate sempre e non vi fermate, perché la
luce che ammanta il cuore nella pace e nella luce della conversione è sempre su
di voi, vi sovrasta e vi indica il cammino.
La luce del Signore è la Via, la Verità
e la Vita, la luce di Dio è il faro che conduce al porto sicuro ogni cuore che
abbraccia con amore la Parola del Signore.
Non stancatevi di seguire la strada
della luce, perché il cuore della misericordia bussa e attende, la luce
illumina e rischiara la via, indica il sentiero che conduce alla pace.
Tutto è nel cuore della misericordia del
Signore che attende con pazienza il ritorno e il rientro dei figli che si sono
persi nella oscurità della vita del mondo che lega e nasconde agli occhi del
corpo la luminosa scia che porta al Salvatore, a Colui che è venuto al mondo
per dare luce ai cuori e alle menti.
Liberate figli cari i vostri occhi dal
velo malvagio del male che vi porta sui sentieri della perdizione, vi porta
nella sua lusinga ad inseguire non la luce ma le effimere luci della temporale
sazietà di ogni vizio che stringe i cuori nella morsa del dolore e della
angoscia, stringe l’anima dei Miei figli nella pressa dell’idolatria, stringe e
lega i cuori presi dal velo malvagio alla macina che non muove il cuore a
compassione, non porta l’anima a struggersi d’amore per il Signore ma la
vincola nelle bassezze della grande angoscia, e quando il cuore è nell’oscurità e nell’angoscia dice
Gesù, tutto sembra perduto, tutto
sembra precipitare nel vuoto, tutto si frantuma nei sogni che non danno respiro,
tutto sembra portare verso il fondo del pozzo oscuro che non ha fine, ma nel
momento e nell’istante che l’anima Mia diletta cerca la luce, ecco che il cuore
di Gesù irradia la pace e la luce della salvezza, ecco che il Signore abbraccia
nella pace con il mantello della misericordia e il cuore che avverte la
presenza e l’abbraccio dell’Amore, si illumina della infinita grazia della luce
della conversione e il cuore si incammina sulla strada della luce, la strada
che porta al cielo, la strada che è sempre illuminata dalla grazia del Dio
Vivente, Gesù la luce del mondo.
Dice ancora Gesù: non state
fermi nella vostra idolatria e nella vostra sozzura ma incamminatevi sul sentiero
che Io vi mostro, perché Io Sono il
Padre, Io Sono l’Amore, Io Sono la luce, Io Sono salvezza e pace, Sono misericordia e perfetta giustizia
nell’amore.
Coraggio figli
Miei abbracciate il Mio cuore che vi dona la luce che vi conduce alla santità e
vi libera giorno dopo giorno da ogni
oscurità e da ogni tenebra che tiene fermo il vostro passo sul sentiero della
vita.
Seguite con
amore ed apertura di cuore il sentiero della luce purificando l’anima da ogni
tenebra, venite figli cari, venite con ogni vostro fardello oscuro e tenebroso
con ogni infima bassezza e deponetela ai Miei piedi, ai piedi della luce del
mondo e vedrete risplendere tra le vostre mani il cuore della salvezza, vedrete,
toccherete ed abbraccerete con cuore contrito e animo terso e splendente di purezza
Gesù: la luce del mondo.
Benedizione e
pace su ogni cuore, la benedizione della luce del cuore di Gesù fonte di ogni
grazia, scende su di te figlio Mio, figlia Mia, figli Miei, in questo momento
che vi immergete nella fonte del perdono e vi incamminate sul sentiero della
luce.
Pace a voi e
salvezza sul cammino della luce con la guida del Consolatore, Dio luce che
plasma e modella.
Spirito Santo
Amore, Spirito Santo Verità che vi dona nella certezza la portentosa luce che
purifica, libera, guarisce e salva.
Con amore e
pace, la Trinità Santissima luce che ama e salva.
Alla fine della locuzione l’amore di Dio
mi invita alla lettura e meditazione del seguente passo della Sacra Scrittura:
Ebrei
- Capitolo 3 - 7,19
[7]Per questo, come dice lo Spirito Santo:
Oggi, se udite la sua voce,
[8]non indurite i vostri cuori come nel giorno della
ribellione,
il giorno della tentazione nel deserto,
[9]dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova,
pur avendo visto per quarant'anni le mie opere.
[10]Perciò mi disgustai di quella generazione
e dissi: Sempre hanno il cuore sviato.
Non hanno conosciuto le mie vie.
[11]Così ho giurato nella mia ira:
Non entreranno nel mio riposo.
[12]Guardate
perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza
fede che si allontani dal Dio vivente. [13]Esortatevi piuttosto a
vicenda ogni giorno, finché dura quest'oggi, perché nessuno di voi si
indurisca sedotto dal peccato. [14]Siamo diventati infatti partecipi di
Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo
avuta da principio. [15]Quando pertanto si dice:
Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori come nel giorno della
ribellione,
[16]chi
furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si ribellarono? Non furono
tutti quelli che erano usciti dall'Egitto sotto la guida di Mosè? [17]E
chi furono coloro di cui si è disgustato per quarant'anni? Non furono
quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? [18]E
a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli
che non avevano creduto? [19]In realtà vediamo che non vi poterono
entrare a causa della loro mancanza di fede.
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 -
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