Dopo l’abrogazione dei canoni 1399 e 2318 del Codice di Diritto Canonico, per decisione di Paolo VI negli “Acta Apostolicae Sedis”, gli scritti riferiti a rivelazioni private, manifestazioni, miracoli, possono essere diffusi e letti dai fedeli, anche senza l’espressa autorizzazione dell’Autorità Ecclesiastica, nel rispetto della Morale Cristiana Generale.
"Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono." 1Tess. 5, 19-21
Clicca sopra in alto a sinistra se non vuoi ascoltare la playlist
VIENI SPIRITO SANTO CORONA I NOSTRI CUORI CON IL TUO AMORE
martedì 29 gennaio 2013
Locuzione n.ro 152/2013
giovedì 24 gennaio 2013
Locuzione n.ro 151/2013
e perciò v'è questa fretta dentro di me.
[3]Ho ascoltato un rimprovero per me offensivo,
ma uno spirito, dal mio interno, mi spinge a
replicare.
[4]Non sai tu che da sempre,
da quando l'uomo fu posto sulla terra,
[5]il trionfo degli empi è breve
e la gioia del perverso è d'un istante?
[6]Anche se innalzasse fino al cielo la sua statura
e il suo capo toccasse le nubi,
[7]come lo sterco sarebbe spazzato per sempre
e chi lo aveva visto direbbe: «Dov'è?».
[8]Svanirà come un sogno, e non si troverà più,
si dileguerà come visione notturna.
[9]L'occhio avvezzo a vederlo più non lo vedrà,
né più lo scorgerà la sua dimora.
[10]I suoi figli dovranno risarcire i poveri,
le loro mani restituiranno le sue ricchezze.
[11]Le sue ossa erano ancora piene di giovinezza,
ma con lui giacciono nella polvere.
[12]Se alla sua bocca fu dolce il male,
se lo teneva nascosto sotto la sua lingua,
[13]assaporandolo senza inghiottirlo,
se lo tratteneva in mezzo al suo palato:
[14]il suo cibo gli si guasterà nelle viscere,
veleno d'aspidi gli sarà nell'intestino.
[15]I beni divorati ora rivomita,
Dio glieli caccia fuori dal ventre.
[16]Veleno d'aspide ha succhiato,
una lingua di vipera lo uccide.
[17]Non vedrà più ruscelli d'olio,
fiumi di miele e fior di latte;
[18]renderà i sudati acquisti senza assaggiarli,
come non godrà del frutto del suo commercio,
[19]perché ha oppresso e abbandonato i miseri,
ha rubato case invece di costruirle;
[20]perché non ha saputo essere pago dei suoi beni,
con i suoi tesori non si salverà.
[21]Nulla è sfuggito alla sua voracità,
per questo non durerà il suo benessere.
[22]Nel colmo della sua abbondanza si troverà in miseria;
ogni sorta di sciagura piomberà su di lui.
[23]Quando starà per riempire il suo ventre,
Dio scaglierà su di lui la fiamma del suo sdegno,
e gli farà piovere addosso brace.
[24]Se sfuggirà l'arma di ferro,
lo trafiggerà l'arco di bronzo:
[25]gli uscirà il dardo dalla schiena,
una spada lucente dal fegato.
Lo assaliranno i terrori;
[26]tutte le tenebre gli sono riservate.
Lo divorerà un fuoco non acceso da un uomo,
esso consumerà quanto è rimasto nella sua tenda.
[27]Riveleranno i cieli la sua iniquità
e la terra si alzerà contro di lui.
[28]Un'alluvione travolgerà la sua casa,
scorrerà nel giorno dell'ira.
[29]Questa è la sorte che Dio riserva all'uomo
perverso,
la parte a lui decretata da Dio.
mercoledì 23 gennaio 2013
Locuzione n.ro 150/2013
toglie a Gerusalemme e a Giuda
ogni genere di sostegno,
ogni riserva di pane
e ogni sostentamento d'acqua,
[2]il prode e il guerriero,
il giudice e il profeta,
l'indovino e l'anziano,
[3]il capo di una cinquantina e il notabile,
il consigliere e il mago sapiente
e l'esperto di incantesimi.
[4]Io metterò come loro capi ragazzi,
monelli li domineranno.
[5]Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro,
individuo contro individuo;
il giovane tratterà con arroganza l'anziano,
lo spregevole, il nobile.
[6]Poiché uno afferra l'altro
nella casa del padre:
«Tu hai un mantello: sii nostro capo;
prendi in mano questa rovina!».
[7]Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:
«Non sono un medico;
nella mia casa non c'è pane
né mantello;
non mi ponete a capo del popolo!».
[8]Certo, Gerusalemme va in rovina
e Giuda crolla,
perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
fino ad offendere la vista della sua maestà divina.
[9]La loro parzialità verso le persone li condanna
ed essi ostentano il peccato come Sòdoma:
non lo nascondono neppure; disgraziati!
Si preparano il male da se stessi.
[10]Beato il giusto, perché egli avrà bene,
mangerà il frutto delle sue opere.
GESU' CHIAMA ALLA PREGHIERA
Il 17 agosto Gesù ci ha fatto dono del suo amore e come Padre ci esorta a pregare il suo Sacratissimo Cuore e alla luce degli ultimi avvenimenti che mostrano come il buio del peccato sta avvolgendo la terra con fiducia preghiamo con le parole donate dal Suo Amore e non dimentichiamo che come dice il Vangelo:
(Matteo 23:8,10)
[8]Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. [9]E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. [10]E non fatevi chiamare "maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Uno solo è il maestro e uno solo è la guida ed Egli è il Signore Gesù che istruisce e guida i nostri cuori.
"Elevate le mani al cielo e benedite il Mio santo Nome, rendete grazie per il dono della vita e con il vostro grazie donate lode al Mio Sacratissimo Cuore, il Cuore che come Casa d'Amore vi accoglie e vi ripara dalla notte che scende in ogni angolo della terra.Benedite sempre i luoghi in cui mettete piede, benedite dalla profondità del cuore nel Mio Nome, nel nome di Gesù, benedite con la forza che è in voi: dono del Padre ai vostri cuori che sono sempre saldi a Me che Sono il Figlio di Colui che è la Vita ed Io sono la Vita, perché il Padre Mio vive in Me ed Io Figlio sono in Lui nell'intima carezza della vita e dell'amore, nell'intima e armoniosa forza che lega Me a Lui il profondo inaccessibile mistero della Luce che è vita e amore, è grazia, è gioia, è vento e brezza che porta il calore dell'amore senza fine, porta lo Spirito Santo, il Consolatore, Dio Uno e Trino, Dio eccelsa luce che illumina il vostro sentiero e vi conduce con la grazia della misericordia nella Casa dell'Amore il Cuore del Signore."
Dite ad alta voce, con gioia, con fede:
Credo in Te Gesù
spero in Te oh! Cuore della Vita,
amo Te Gesù
accoglimi nel Tuo Sacratissimo Cuore
e riparami dal buio e dalla tenebra
che sta scendendo sulla terra,
Signore è notte fonda,
donami la grazia della luce
donami il Tuo riparo
la Tua misericordia
il Tuo perdono.
Abbracciami
e stringimi al Tuo petto
custodiscimi nel Tuo Cuore
fa che io misero peccatore
possa trovare rifugio
nella Tua Casa
la Casa della Vita
ove splende perennemente la luce
che come calore avvolge
e dona la grazia del perdono
e libera dalla tenebra
del dolore sordo e muto
il dolore che ferisce il Tuo Cuore
che è il riparo, il rifugio
e la grazia di ogni consolazione
il Cuore del perdono.
Pregherete con ogni forza che è in voi e donerete questa supplica al Mio Cuore che vi riparerà nei giorni a venire dalla tenebra del dolore.