[Giovanni - Capitolo 3
Vi porto anime Mie il balsamo della vita la Mia medicina la medicina del Signore ecco vi ungo con amore il Mio amore l'amore di Gesù il Cristo Redentore e Salvatore.
Pregate e restate sempre dinanzi a Me fiduciosi e certi che il Mio Santo Amore opera in voi le grazie della vita e mai mancate di nutrimento mai mancate del Mio pane e del Mio vino il pane e il vino del Signore Corpo e Sangue il Corpo che dona vita il sangue che redime e salva.
Figli Miei sono Gesù e vi chiamo ad abbracciare con amore il Mio amore, vi chiamo a cibarvi del Mio glorioso Corpo e a inebriarvi nel Mio preziosissimo sangue e a fare del vostro cuore dimora del Mio Santo e Divino Amore.
Si! figli voglio che i vostri cuori siano tabernacoli viventi voglio il vostro amore, perché Io Sono assetato d'amore e solo l'amore sazia il Mio cuore, solo l'umiltà Mi appaga; per questo vi esorto a vivere la vostra vita sotto l'egida del Mio amore l'amore di Gesù che guarisce da ogni male.
Vivete amati figli nel tempo dei tempi, vivete l'istante degli istanti, vivete ora nella tenebra del dolore sordo e muto il peccato che ferisce il Mio Cuore e grande è il Mio dolore per la vostra mancanza di amore e di umiltà grande è la Mia pena per la vostra continua ipocrisia che nega la Mia Divinità e ignora la Mia grazia e allontana da voi la difesa dal male e dalla sua azione.
Vi cerco per donarvi vita e per vestirvi di vita vi chiamo con la voce dell'amore per difendervi dagli artigli della bestia antica che nulla può dinanzi alla Mia luce la luce del Signore ma il Mio accorato appello rimane nell'oblio e i vostri cuori rimangono sguarniti del Mio amore, perché lo avete allontanato dalla vita confidando solo nel vostro io l'idolo che adorate servendolo con l'orgoglio e la superbia gli alberi del male che coprono con la loro ombra la vostra via la strada della perdizione la strada dell'eterna dannazione.
Tornate figli tornate alla vita tornate nel Mio Cuore abbracciando la Mia misericordia che vi attende per donarvi perdono.
Tornate figli tornate alla grazia dell'amore, perché è breve il tempo che vi separa dalla Mia misericordia e vi conduce alla Mia giustizia la giustizia del Signore.
Destatevi dal sonno della morte alzatevi e invocate il Mio perdono ed Io Gesù vi darò la vita vi darò l'amore vi darò la salvezza l'abbraccio del Mio Cuore, ecco attendo la contrizione sentita del vostro cuore da ogni azione parola e pensiero che vi nega la vita attendo che liberiate il vostro intimo della vostra ipocrisia l'io che vi domina e vi rende schiavi del male, attendo il vostro coraggio il coraggio dei figli che vogliono vestire il sacco dell'umiltà e camminare sulla via del perdono e vivere la purificazione del cuore con il manto della penitenza.
Pregate, pregate, pregate e cercate la grazia del Mio Cuore che vi abbraccia per sostenervi nel cammino della conversione e mai vi abbandona, perché Io Sono la via della grazia che mostra la verità con la luce della Mia Parola che innalza alla Vita.
Non fermate l'opera dell'amore ma lasciate agire il Mio Santo Spirito che viene a voi per liberarvi dal male, viene a voi per santificarvi, viene a voi per donarvi la vita la gioia di vivere in eterno con Me che sono il Signore.
Vi benedico nel nome Santo di Colui che è la vita il Padre Mio che vive in cielo, vi benedico nel Mio Nome nel nome di Gesù misericordia infinita, vi benedico nel nome del Santo e Divino Amore il fuoco vivo della grazia il Consolatore lo Spirito Santo Dio e con la benedizione del Padre del Figlio e dello Spirito Santo è su di voi la protezione della Santissima Trinità unico amore e Trino Signore.
Pace a voi Gesù.
I due canestri di fichi
[1]Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. [2]Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.
[3]Il Signore mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare».
[4]Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: [5]«Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. [6]Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. [7]Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. [8]Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. [9]Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. [10]Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri».
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