Le Perle dell’Amore Divino
30 giugno 2013 ore 14,51
Rifugiatevi nella fessura del Mio
costato trovate ristoro e pace nella Mia
sofferenza, perché nella sofferenza del Cristo è la vittoria, nel dolore del
Cristo è l’amore per ognuno di voi.
Amati e diletti figli non fermate il
vostro cammino ma siate perseveranti nella lode e nell’amore che donate al Signore
con il canto della liberazione, perché il canto della Vita è il canto che
libera il vostro cuore e lo conduce a Me che Sono Padre, Figlio e Spirito
Santo.
Anime Mie, anime del Signore venite
con ogni fardello di iniquità, con ogni vostra sofferenza, con ogni vostra
caduta e con ogni inciampo che ha provocato la vostra temporanea azione di
disamore per il Mio cuore.
Io Sono sempre pronto ad offrirvi con
ogni gioia il Mio cuore perché solo in Me vi è la forza e il coraggio che
servono a voi per rialzare la testa e
proseguire il cammino.
Ogni cuore è in cerca dell’amore,
ogni cuore cerca la Vita, ogni anima anela a Me Sono Padre, non temete dunque la
pietra dell’inciampo e non scoraggiatevi se avete, sul cammino dimenticato il
Mio amore, conosco la vostra debolezza e la vostra incertezza, conosco la
vostra fragilità e ogni vostro dubbio, conosco ognuno di voi, perché Io vi ho
chiamato alla Vita, vi ho fatto dono dell’amore del Mio cuore e vi conduco con
ogni premura sulla via della luce che è la sola strada che con l’ausilio della
Parola innalza alla Vita, perché solo Io Sono via di luce che con l’amore della
Mia Parola che è Verità che libera vi porto nella custodia del Mio amore e vi
inserisco nella fessura del costato del Vivente il Cristo redentore e
salvatore.
Quando vi dico che solo nella Mia
sofferenza potete trovare ristoro è perché conosco la vostra debolezza e solo la Mia sofferenza è vita, perché il
vostro soffrire non ha piedi che possano sorreggere il peso della vostra
fatica, il vostro dolore non ha balsamo che può lenire il vostro patire, perché
il vostro dolore e la vostra sofferenza non la offrite a Me che Sono il Cristo
Vivente, il Figlio dell’Altissimo, Gesù il cuore che ha sconfitto la morte con
l’offerta di Se per il riscatto di ognuno di voi; ecco perché dovete rifugiarvi
nella ferita aperta del Mio dolore che è balsamo che lenisce ogni vostro
patire, ogni vostra sofferenza; venite dunque con amore e con ogni vostra
debolezza, che vi porta a soffrire nell’angoscia e nella tristezza, la mancanza
del calore del Mio amore, e ristorate il vostro essere nella fonte della vita
da dove continuano a scaturire l’acqua della benedizione e il sangue della
redenzione,
Ecco dice
Gesù: figlio non
temere la pietra dell’inciampo che sta ostacolando la tua vita ma alzati e
sorreggendoti al bastone della viva forza dell’amore, immergiti con ogni tua
forza nella fessura della piaga aperta dell’immane dolore che è l’amore puro
del Signore che lenisce il dolore delle tue piaghe con l’acqua che disseta la
tua arsura e con il sangue preziosissimo del Mio cuore che lava e monda il tuo
spirito proteggendo il tuo cuore da ogni dolore.
Vivete la
vostra vita con l’immersione quotidiana nella fonte di ogni vita cercando ristoro
e rifugio nel Mio Sacratissimo Cuore che è amore di vita e di gioia, perché si!
Io Sono l’Uomo dei Dolori, il Cristo Vivente, Sono Gesù: misericordia e che vi
abbraccia non con il dolore ma con la vita.
La Mia benedizione scende su di voi
con l’aspersione dell’acqua benedetta della fonte della vita e del sangue che
libera da ogni dolore e porta a salvezza nel ristoro del Mio amore.
Il tempo incalza, siate vigili e attenti, prudenti e
coraggiosi, siate consapevoli che se il Signore vi chiama e vi esorta a trovare
rifugio nelle Piaghe della Mia Vita è perché vi voglio all’ombra delle Mie ali
quando nel vostro presto passerà l’angelo sterminatore.
Ancora chiamo e ancora esorto al pentimento e alla
conversione; con amore effondo la luce della vita che viene a voi come radioso
calore di purificazione e santificazione.
Gesù
misericordia infinita
I servi di Dio saranno preservati
[1]Dopo
ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra, e
trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla terra, né sul mare,
né su alcuna pianta.
[2]Vidi
poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente.
E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di
devastare la terra e il mare: [3]"Non devastate né la terra, né il
mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla
fronte dei suoi servi".
[4]Poi
udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila,
segnati da ogni tribù dei figli d'Israele:
[5]dalla
tribù di Giuda dodicimila;
dalla tribù di Ruben dodicimila;
dalla tribù di Gad dodicimila;
[6]dalla tribù di Aser dodicimila;
dalla tribù di Nèftali dodicimila;
dalla tribù di Manàsse dodicimila;
[7]dalla tribù di Simeone dodicimila;
dalla tribù di Levi dodicimila;
dalla tribù di Issacar dodicimila;
[8]dalla tribù di Zàbulon dodicimila;
dalla tribù di Giuseppe dodicimila;
dalla tribù di Beniamino dodicimila.
Il trionfo dei nuovi eletti in cielo
[9]Dopo
ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni
nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e
davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani.
Fonte testo
biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974
- http://www.maranatha.it
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