Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2013
Locuzione n.ro 173 - 24 marzo 2013 ore 18,05
L'azione simbolica del giogo e il messaggio
ai re occidentali
[1]Al
principio del regno di Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa
parola a Geremia da parte del Signore.
[2]Mi
dice il Signore: «Procùrati capestri e un giogo e mettili sul tuo collo. [3]Quindi
manda un messaggio al re di Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di
Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a Gerusalemme da
Sedecìa, re di Giuda, [4]e affida loro questo mandato per i loro
signori: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, così parlerete ai
vostri signori: [5]Io ho fatto la terra, l'uomo e gli animali che sono
sulla terra, con grande potenza e con braccio potente e li do a chi mi piace. [6]Ora
ho consegnato tutte quelle regioni in potere di Nabucodònosor re di Babilonia,
mio servo; a lui ho consegnato perfino le bestie selvatiche perché lo servano. [7]Tutte
le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finché anche per
il suo paese non verrà il momento. Allora molte nazioni e re potenti lo
assoggetteranno. [8]La nazione o il regno che non si assoggetterà a lui,
Nabucodònosor, re di Babilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re
di Babilonia, io li punirò con la spada, la fame e la peste - dice il Signore -
finché non li avrò consegnati in suo potere. [9]Voi non date retta ai
vostri profeti né ai vostri indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi
né ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! [10]Costoro
vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda
e così andiate in rovina. [11]Invece io lascerò stare tranquilla sul
proprio suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporrà il collo al giogo
del re di Babilonia e gli sarà soggetta; essa lo coltiverà e lo abiterà».
[12]A
Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: «Piegate il collo
al giogo del re di Babilonia, siate soggetti a lui e al suo popolo e
conserverete la vita. [13]Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada,
di fame e di peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si
assoggetterà al re di Babilonia? [14]Non date retta alle parole dei
profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! perché essi vi
predicono menzogne. [15]Io infatti non li ho mandati - dice il Signore -
ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a disperdervi
e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie».
[16]Ai
sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: «Dice il Signore: Non ascoltate le
parole dei vostri profeti che vi predicono che gli arredi del tempio del
Signore saranno subito riportati da Babilonia, perché essi vi predicono
menzogne. [17]Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di
Babilonia e conserverete la vita. Perché questa città dovrebbe esser ridotta in
una desolazione? [18]Se quelli sono veri profeti e se la parola del
Signore è con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché
gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a
Gerusalemme non vadano a Babilonia».
[19]Così
dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle
basi e al resto degli arredi che sono ancora in questa città [20]e che
Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di
Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme in Babilonia con tutti i notabili di Giuda
e di Gerusalemme. [21]Dice dunque così il Signore degli eserciti, Dio di
Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re
di Giuda e a Gerusalemme: [22]«Saranno portati a Babilonia e là
rimarranno finché non li ricercherò - parola del Signore - e li porterò
indietro e li riporrò in questo luogo».
Pregate e mettetevi nell’ascolto della
Parola del Signore, perché solo la preghiera all’Altissimo e l’ascolto della
Sua Parola innalzano in santità e liberano il cuore e la mente; solo il forte
legame dell’amore con il continuo canto di lode e di gioia rivolto al Signore
vi conducono nel Mio cuore Immacolato e Santo.
Dice Gesù: figli
della luce restate saldi e fedeli al cuore del Risorto, non temete e non nutrite
dubbio alcuno sulla grande misericordia del Signore; il Signore opera con
amore, il Signore è sempre all’opera e chiunque confida e ha fiducia in Colui
che E’ Padre, Figlio e Spirito Santo è nel cuore di Dio, nel cuore del Trino ed
Unico Signore che è solo amore, solo pace, solo misericordia, solo gioia e
letizia senza fine.
Il Mistero
grande di Dio è il dono dell’amore per gli uomini, il Mistero della Vita è la
grande grazia dell’Onnipotente che nella Sua infinita misericordia abbraccia
ogni figlio nella luce e nella pace e dona la vita.
Il Mistero di
Dio e della Sua gloria è in ognuno di voi figli cari, perché chi è generato
dalla Vita ama la Vita e chi soffre per la Vita è nella Vita, perché solo l’Onnipotente
Padre è Vita.
Ciò che il Signore Iddio chiede ad ogni
cuore è il riconoscimento di Gesù: Figlio dell’Altissimo, il riconoscimento di
Gesù come Colui che è stato inviato dal Padre e chi riconosce Gesù: Figlio dell’Amore,
Figlio dell’Altissimo, il Padre riconosce e ama tutti coloro che hanno aperto
il cuore alla grazia della conversione, riconoscendosi figli di Dio e fratelli
in Gesù: Colui che è l’amore senza confini.
E quando voi figli diletti del Mio cuore
di Padre abbracciate la luce del Mio divin Figlio: Gesù, ecco che lo splendore
della grazia vi avvolge con la luce e il raggio della conversione e della
purificazione; e i cuori presi dalle mani di Dio si aprono come fiori al
mattino quando il primo raggio di sole chiama alla vita e la rugiada dell’amore
del Signore disseta e toglie ogni incrostazione e ogni impurezza; e il candido
fiore nella Sua infinita bellezza mostra la corolla inebriata e addolcita dalle
carezze del Padre.
Figli della luce voi siete i Miei piccoli fiori, voi
siete il Mio piccolo resto, voi siete il fascio di odorose rose rosse tra le
mani di Maria: la condottiera dell’esercito della preghiera che vi custodisce
come Madre premurosa e gentile sempre attenta ai vostri bisogni di figli dell’Amore.
Amati e diletti figli della luce il Mio cuore di Padre
vi inebria di ogni carezza, il Mio cuore di Padre vi dona ogni candore e ogni
purezza, affinché possiate mantenere la freschezza e la fragranza dei fiori, i colori vivi della fede
e la vitalità dei figli di Dio.
Pregate ed invocate il cuore della misericordia,
saziatevi della Parola di Dio che è sempre luce alla vostra via e non temete,
siate forti e vivi, siate guerrieri della fede con la continua supplica all’Amore,
a Colui che è solo amore, a colui che è solo Vita.
Liberate, figli diletti, il cuore e la
mente da ogni ipocrisia e da ogni
peccato e tenete accesa nel cuore e nella mente la lucerna della purezza e del
candore, siate sempre vigili e attenti alla grande ed infinita gioia del
Signore che sprigiona nel vostro intimo ogni letizia d’amore, ogni certezza,
ogni benedizione e nel momento in cui la gioia del Signore vi prende e vi
innalza, ecco che la voce del cuore arriva, ecco che Gesù sussurra le parole
dell’amore senza fine, ecco che Gesù con grande amore accarezza e coccola e non
c’è parola che possa descrivere quanto è grande la gioia del Signore.
Lasciate dunque amati e diletti figli,
che la gloria di Dio vi prenda e vi innalzi nel cielo terso della misericordia
ove ogni tristezza non ha motivo di esistere, ove ogni angoscia e ogni
preoccupazione svaniscono divorati dal fuoco dell’amore del Cristo redentore.
Tenete il
cuore libero dal peccato e aprite la mente allargando la conoscenza dell’amore
del Signore, inebriandovi e saziandovi della Parola viva del Vangelo che vi
dona ogni conforto, ogni certezza, ogni viva essenza di pace e di amore.
Gesù è vivo,
Gesù è il Vivente, Gesù è la Parola.
Meditate con
amore le pietre vive che innalzano la casa della santità ed edificate giorno
dopo giorno la colonna che vi innalza al Padre.
Solo le pietre vive, infuocate dall’amore di Gesù che è
il Verbo fatto carne, possono donarvi le Parole di Dio che vi educano alla
Vita, nel nascondimento e nella prudenza
e vi conducono nell’osservanza della Legge Santa a dimorare nel cuore del Padre:
purezza infinita che attende dalle mani di Gesù i fiori candidi che si sono
aperti alla luce del primo mattino, odorosi di santità.
Vi benedico e vi preservo da ogni male e vi custodisco all’ombra delle Mie ali.
Il Padre, L’Eterno.
Ipocrisia e vanità degli scribi e dei
farisei
[1]Allora
Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: [2]«Sulla
cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. [3]Quanto vi
dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono
e non fanno. [4]Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle
spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. [5]Tutte
le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro
filattèri e allungano le frange; [6]amano posti d'onore nei conviti, i
primi seggi nelle sinagoghe [7]e i saluti nelle piazze, come anche
sentirsi chiamare "rabbì''dalla gente. [8]Ma voi non fatevi
chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti
fratelli. [9]E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno
solo è il Padre vostro, quello del cielo. [10]E non fatevi chiamare
"maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. [11]Il
più grande tra voi sia vostro servo; [12]chi invece si innalzerà sarà
abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
Sette maledizioni agli scribi e ai farisei
[13]Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli
uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli
che vogliono entrarci [14]].
[15]Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un
solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
[16]Guai
a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si
giura per l'oro del tempio si è obbligati. [17]Stolti e ciechi: che cosa
è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? [18]E dite
ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che vi
sta sopra, si resta obbligati. [19]Ciechi! Che cosa è più grande,
l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? [20]Ebbene, chi giura
per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; [21]e chi
giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. [22]E
chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
[23]Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto
e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la
giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza
omettere quelle. [24]Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate
il cammello!
[25]Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del
piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. [26]Fariseo
cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi
netto!
[27]Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi
all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di
ogni putridume. [28]Così anche voi apparite giusti all'esterno davanti
agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
[29]Guai
a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e
adornate le tombe dei giusti, [30]e dite: Se fossimo vissuti al tempo
dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei
profeti; [31]e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli
degli uccisori dei profeti. [32]Ebbene, colmate la misura dei vostri
padri!
Delitti e castighi imminenti
[33]Serpenti,
razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna della Geenna? [34]Perciò
ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e
crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li
perseguiterete di città in città; [35]perché ricada su di voi tutto il
sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al
sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e
l'altare. [36]In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa
generazione.
Apostrofe a Gerusalemme
[37]Gerusalemme,
Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante
volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini
sotto le ali, e voi non avete voluto! [38]Ecco: la vostra casa vi
sarà lasciata deserta! [39]Vi dico infatti che non mi vedrete più
finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 -
http://www.maranatha.it