Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2013
Locuzione n.ro 174 - 29 marzo 2013 ore 17,11
Venerdì Santo
Atti - Capitolo 13:1,48
L'invio in missione
[1]C'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori:
Barnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno
d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. [2]Mentre essi stavano celebrando
il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me
Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». [3]Allora, dopo
aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono. [4]Essi
dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono
verso Cipro. [5]Giunti a Salamina cominciarono ad annunziare la parola
di Dio nelle sinagoghe dei Giudei, avendo con loro anche Giovanni come
aiutante. [6]Attraversata tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un
tale, mago e falso profeta giudeo, di nome Bar-Iesus, [7]al seguito del
proconsole Sergio Paolo, persona di senno, che aveva fatto chiamare a sé
Barnaba e Saulo e desiderava ascoltare la parola di Dio. [8]Ma Elimas,
il mago, - ciò infatti significa il suo nome - faceva loro opposizione cercando
di distogliere il proconsole dalla fede. [9]Allora Saulo, detto anche
Paolo, pieno di Spirito Santo, fissò gli occhi su di lui e disse: [10]«O
uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni
giustizia, quando cesserai di sconvolgere le vie diritte del Signore? [11]Ecco
la mano del Signore è sopra di te: sarai cieco e per un certo tempo non vedrai
il sole». Di colpo piombò su di lui oscurità e tenebra, e brancolando cercava
chi lo guidasse per mano. [12]Quando vide l'accaduto, il proconsole
credette, colpito dalla dottrina del Signore. [13]Salpati da Pafo, Paolo
e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e
ritornò a Gerusalemme. [14]Essi invece proseguendo da Perge, arrivarono
ad Antiochia di Pisidia ed entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, si
sedettero. [15]Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della
sinagoga mandarono a dire loro: «Fratelli, se avete qualche parola di
esortazione per il popolo, parlate!». [16]Si alzò Paolo e fatto cenno
con la mano disse: «Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. [17]Il
Dio di questo popolo d'Israele scelse i nostri padri ed esaltò il popolo
durante il suo esilio in terra d'Egitto, e con braccio potente li condusse
via di là. [18]Quindi, dopo essersi preso cura di loro per circa
quarant'anni nel deserto, [19]distrusse sette popoli nel paese di
Canaan e concesse loro in eredità quelle terre, [20]per circa
quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei Giudici, fino al profeta
Samuele. [21]Allora essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di
Cis, della tribù di Beniamino, per quaranta anni. [22]E, dopo averlo
rimosso dal regno, suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa
testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il
mio cuore; egli adempirà tutti i miei voleri.
[23]Dalla
discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore,
Gesù. [24]Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo
di penitenza a tutto il popolo d'Israele. [25]Diceva Giovanni sul finire
della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene
dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali.
[26]Fratelli,
figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è
stata mandata questa parola di salvezza. [27]Gli abitanti di Gerusalemme
infatti e i loro capi non l'hanno riconosciuto e condannandolo hanno adempiuto
le parole dei profeti che si leggono ogni sabato; [28]e, pur non avendo
trovato in lui nessun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che fosse
ucciso. [29]Dopo aver compiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo
deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. [30]Ma Dio lo ha
risuscitato dai morti [31]ed egli è apparso per molti giorni a quelli
che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono i suoi
testimoni davanti al popolo.
[32]E
noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è
compiuta, [33]poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando
Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo:
Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato.
[34]E
che Dio lo ha risuscitato dai morti, in modo che non abbia mai più a tornare
alla corruzione, è quanto ha dichiarato:
Darò a voi le cose sante promesse a Davide, quelle
sicure. [35]Per questo anche in un altro luogo dice:
Non permetterai che il tuo santo subisca la
corruzione. [36]Ora Davide, dopo aver eseguito il volere di Dio
nella sua generazione, morì e fu unito ai suoi padri e subì la corruzione. [37]Ma
colui che Dio ha risuscitato, non ha subìto la corruzione. [38]Vi sia
dunque noto, fratelli, che per opera di lui vi viene annunziata la remissione
dei peccati [39]e che per lui chiunque crede riceve giustificazione da
tutto ciò da cui non vi fu possibile essere giustificati mediante la legge di
Mosè. [40]Guardate dunque che non avvenga su di voi ciò che è detto nei
Profeti:
[41]Mirate,
beffardi,
stupite e nascondetevi,
poiché un'opera io compio ai vostri giorni,
un'opera che non credereste, se vi fosse
raccontata!».
[42]E,
mentre uscivano, li pregavano di esporre ancora queste cose nel prossimo
sabato. [43]Sciolta poi l'assemblea, molti Giudei e proseliti credenti
in Dio seguirono Paolo e Barnaba ed essi, intrattenendosi con loro, li
esortavano a perseverare nella grazia di Dio. [44]Il sabato seguente
quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. [45]Quando
videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano
le affermazioni di Paolo, bestemmiando. [46]Allora Paolo e Barnaba con
franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse annunziata a voi per primi
la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita
eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani. [47]Così infatti ci ha
ordinato il Signore:
Io ti ho posto come luce per le genti,
perché tu porti la salvezza sino all'estremità della
terra».
[48]Nell'udir
ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono
la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna.
Figli Miei oggi è il giorno della speranza, oggi è il giorno
della dolorosa passione di Gesù: il Cristo redentore e salvatore; oggi tutto si
compie per la salvezza delle anime.
Oggi il cuore
di Gesù è ancora nella pena e nel dolore, nonostante la voce del cuore vi
sussulta nel petto e vi chiama per nome, nonostante la Mia dolorosa passione,
ancora oggi ignorate l’amore del Risorto, ignorate l’immane dolore, il dolore
indicibile e senza misura che ha soffocato il Mio grido d’amore per ogni figlio
ma non ha spezzato il Mio cuore che è sempre stato colmo di ogni grazia per l’umanità
intera.
Il cuore di Gesù sulla Croce è sempre
stato pieno di ogni misericordia per tutti coloro che vogliono attingere alla
fonte della salvezza.
Vi siete mai chiesti, perché il Signore è salito sulla
Croce Gloriosa?
Perché Gesù ha affrontato la dolorosa Passione?
Vi siete mai chiesti il perché?
Provate a seguire e a meditare il cammino di Gesù,
quanti di voi riescono a seguirmi sul cammino del calvario?
Quanti di voi riescono a perdonare?
Quanti di voi riescono a donare se stessi per gli
altri?
Figli Miei quanti perché, quante domande e ai perché e
alle domande quali risposte?
Quale
risposta potreste darmi, quale risposta sarebbe esauriente.
Ciò che voglio suscitare in voi è la meditazione e la
contemplazione del Mio sacrificio d’amore, ciò che voglio è di darvi la chiave
per entrare nella porta che conduce a Me; Mistero grande pregno solo di amore.
Figli Miei Io ho sofferto e continuo a soffrire solo
per amore, perché la risposta alle vostre mille domande è solo Amore, è solo
Misericordia, è solo Pace; Gesù è salito sulla Croce, perché ama, Gesù è salito
sulla Croce, perché ama ogni figlio, Gesù è salito sulla Croce per donare ad
ogni figlio luce di salvezza; Gesù è salito sulla Croce per portare in ogni
cuore l’Amore di Dio, la Misericordia di Dio, la Pace di Dio.
Gesù è salito sulla Croce per salvare e la salvezza è
solo in Me che Sono Gesù il Figlio dell’Altissimo Dio.
Il Mistero della Croce è solo luce di salvezza, la
Croce è solo amore e non dolore; quando capite e farete vostro il Mistero della
Croce allora in quell’istante squarcerete il velo che chiude i vostri occhi,
perché solo la luce dell’amore del Cristo dona salvezza, solo la luce del Volto
dell’Uomo dei dolori dona misericordia e pace.
Solo Gesù è
amore, misericordia e pace nella sofferenza.
Non c’è misura che possa contenere il
Mio amore, non c’è parola umana che possa descrivere quanto Gesù ama.
Vi esorto figli della luce ad
abbracciare la Croce Gloriosa e ad edificare nella contemplazione del Mio
dolore la colonna della salvezza.
Vi esorto a meditare il Mio sacrificio d’amore che
abbraccia ognuno di voi immergendovi nella Mia sofferenza, affinché attraverso
la Croce possiate trovare ristoro e pace nel cuore, perché chi non ama la Croce
non è del Signore; perché chi non abbraccia la Croce non potrà mai edificare la
colonna della salvezza, perché solo chi ama e soffre per il Signore sarà
innalzato e portato nel cuore del Padre.
Pregate per chi non prega e non crede in Gesù
redentore e salvatore, pregate per chi non abbraccia il calore dell’amore della
Santa Croce, pregate per chi vive nel dubbio e nella tiepidezza, è giunto il
momento e il tempo della purificazione.
Con Amore Gesù.
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 -
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