Locuzione n.ro 193/2013

Le Perle dell’Amore Divino

Locuzioni anno 2013

Locuzione n.ro 193 -  30 maggio 2013 ore 21,04

 

Giovanni - Capitolo 18: 13,15 

[13]e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno. [14]Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: «E' meglio che un uomo solo muoia per il popolo».

[15]Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote;

Il vostro cuore sia colmo della luce della Mia grande grazia d’amore, figli Miei vivete la vostra vita cercando sempre il Mio Santo Volto, vivete i vostri giorni sulla terra cercando la Mia grande misericordia, non temete, non temete, non abbiate alcun timore, Io Sono sempre con voi sino alla fine dei tempi.

Figli della luce voglio che il vostro cuore sia tabernacolo vivente, voglio figli coraggiosi e audaci che non hanno timore di professare la fede in Me: Cristo redentore e salvatore.

Figli sono arrivati i tempi dei cuori che amano dall’intimo il Signore, sono arrivati i tempi del silenzio, sono giunti i tempi che i cuori o si donano a Me completamente o seguono la via della perdizione.

Io Sono il Signore e con misericordia grande chiamo ogni figlio a conversione, Io Sono il Padre che bussa ad ogni cuore, Io Sono Gesù il mendicante dell’amore.

Figli non tardate a cercare la Mia santa luce, non perdete altro tempo per inginocchiarvi dinanzi all’Eterno Amore e ad invocare e supplicare il Mio perdono.

Se solo sapeste quanto grande è la pena e il tormento di coloro che hanno rigettato il Mio cuore e hanno deriso il Mio Santo Nome, rinnegando sino alla fine dei loro giorni la salvezza ed imboccando di propria volontà la porta dell’abisso senza fine ed abbracciando le spire di Colui che li ha ingannati e portati nel fango della miseria senza fine, smettereste all’istante di inseguire le sue vie e con animo contrito invochereste senza mai fermarvi la Mia misericordia che è sempre pronta ad accogliervi anche nell’ultimo istante della vostra vita, perché non c’è confine che possa delimitare il Mio amore per ogni figlio Mio, anche se grande peccatore.

Figli tornate ve ne prego, tornate nella Mia via, tornate sui Miei sentieri, non abbiate timore di offrire tutto a Me, non abbiate vergogna a mostrare al Mio Volto il vostro viso, venite Sono il Padre e abbraccio con grande amore ogni cuore e con premura di Padre accarezzo e consolo, con grande cura vi vesto della Mia luce e vi lavo da ogni impurezza e vi dono dignità di figli, vi dono luce di salvezza.

Figli Miei non rinnegate Gesù, non accantonate il Mio amore ma fortificatevi nella Mia infinita gioia che viene a voi come brezza e vento di pace portandovi tutto il calore dell’amore del Mio cuore, non tradite il Mio cuore ma abbracciate il Mio cuore che è tutto per voi, venite figli Miei, ecco dono tutto il Mio cuore, che è il cuore della misericordia, ad ognuno di voi, prendete tra le vostre mani il cuore dell’amore e lasciatevi guidare dal battito senza fine della Vita che dona se stesso, dona la Vita perché Dio è il cuore della Vita e solo Dio conduce con amore e senza condizioni ogni anima alla Vita che mai muore.

Amati e diletti figli della luce, il cuore di Gesù è nella grande pena, perché senza misura è il peccato che ha accecato la vostra vista e vi ha legati mani e  piedi al palo della perdizione, liberate amati figli le vostre mani e stendetele al cielo e invocate la Mia misericordia, fatelo ora, non attendete oltre, il tempo è giunto.

Io vengo a separare il gioglio dal grano, Io torno a portare luce che mai finisce e che rischiara ed illumina i cuori di quanti con forza ed audacia gridano al mondo intero: io sono un figlio di Dio, sono un figlio dell’Amore e mi vesto di luce, perché il Mio cuore appartiene a Dio: il Padre Mio che vive in cielo.

Vi benedico con amore e luce di conversione nel Mio Santo Nome che è Gesù: Figlio dell’Altissimo, il Padre che chiama a conversione e a salvezza i figli che amano e professano il proprio amore e la propria fede in Cristo il redentore e salvatore.

Daniele - Capitolo 6: 11,16

[11]Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima.

[12]Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. [13]Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al divieto del re: «Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani».

[14]«Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere».

[15]Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo.

[16]Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile».

Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI  1974 -   http://www.maranatha.it