Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2013
Locuzione n.ro 158 - 07 febbraio 2013 ore 21,21
Geremia
- Capitolo 4: 1,4
[1]«Se vuoi ritornare, o
Israele - dice il Signore -
a me dovrai ritornare.
Se rigetterai i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
[2]Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia.
Allora i popoli si diranno benedetti da te
e di te si vanteranno».
[3]Dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
«Dissodatevi un terreno incolto
e non seminate fra le spine.
[4]Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
Ecco nello
splendore della luce che arriva Gesù il figlio dell’Altissimo, ecco l’Amore
Santo che con divina regalità viene nella Sua gloria e nella Sua potenza, viene
con ogni dono di pace e di misericordia, viene con ogni speranza, viene a
liberare e ad innalzare al Padre, i cuori che hanno aperto la porta alla Sua
luce, alla luce di Dio, alla luce del Salvatore, alla luce del Redentore.
Oh! maestosità divina
Degna di ogni lode e di ogni amore;
oh! Mio buon Gesù
Cuore di bontà e di mitezza infinita
Vieni e dimora in me
affinché io possa abbracciarti e stringerti
al mio piccolo cuore
pieno del Tuo
amore,
pieno della Tua gioia e della Tua pace,
pieno della Tua grazia.
Vieni Gesù, vieni presto
Vieni
Il mio cuore Ti cerca e anela a Te
Il mio cuore ti chiama
Vieni e non lasciarmi
Perché presto si fa sera.
Vieni perché Tu sei la luce
che rischiara la mia via;
Tu sei la mia guida nella notte dell’ira.
Vieni
Amato Mio Gesù,
vieni e donami conforto
vieni e dammi ristoro,
vieni e donami frescura all’ombra delle Tue ali.
Gesù, vieni
E donami ciò che Tu vuoi,
perché Tu sei il Padre misericordioso
Ed io il figlio che Ti cerca.
Vieni Mia roccia e Mio rifugio,
vieni e irradia in Me la luce del Tuo Santo Volto,
la luce della misericordia e del perdono
e liberami dal laccio del tentatore,
affinché io dimori sempre nel Tuo cuore
Ti cerco e Ti chiamo
Vieni e non lasciarmi mai solo.
Signore sono un misero peccatore
Abbi pietà di me e di ogni mia colpa,
perdona ogni mio peccato,
affinché il mio cuore
toccato dalla Tua
mano
si elevi in purezza e santità
e possa abbracciarti
nell’amore senza fine
con la pace nel cuore.
Signore Ti invoco,
donami grazia di purezza
affinché il mio cuore
si solidifichi nel Tuo,
nel giorno che Tu doni la grazia
della Tua viva presenza.
Vieni
il cuore attende
il giorno della liberazione
Figli Miei,
pregate con queste parole dettate dalla misericordia, Gesù, affinché i cuori
chiusi si aprano alla luce della conversione e possano elevarsi in santità ed
essere abbracciati dal cuore dell’Amore.
Amati figli
Gesù è prossimo a salutarvi con il radioso saluto della pace nel giorno della
liberazione, nel giorno in cui il sole che sorge dall’alto porta a voi la
radiosa luce che vi annuncia il ritorno dell’Eterno Amore.
Cercate in
ogni momento la luce del Cristo Risorto, cercate e non fermatevi di supplicare
il cuore della misericordia, perché il tempo è già andato ed ogni istante è
prezioso per ritornare al cuore di Colui che ama e salva.
Figli Miei
Sono Gesù, Sono Io, la misericordia che vi chiama.
Venite, venite nel Mio cuore e immergetevi nella fonte
della salvezza, venite perché solo in Me vi è amore e pace, misericordia e
perdono, carità e mitezza, solo Io Sono il Salvatore, Solo Io porto al Padre
che abita in cielo, il popolo santo in cammino.
Figli diletti
non Mi stancherò mai di chiamarvi e di cercarvi, perché Io Sono l’Amore, Io
Sono il Padre, Io Sono l’infinita
speranza che conduce e guida i cuori dei figli che hanno aperto il cuore e la
mente alla Mia luce che è luce di salvezza.
Non lasciate
che arrivi il giorno del Signore, quando ormai tutto è compiuto, perché in
quel giorno chiamerete voi Me e non avrete alcuna risposta, perché avete sempre
rinnegato il Signore.
Supplicherete
voi il Mio cuore che non darà più calore d’Amore, ma solo giustizia nell’amore.
Busserete voi
alla Mia porta, ma nessuno aprirà perché ormai si è adempiuta la Parola del
Signore e grande sarà l’angoscia e lo stridor dei denti alla vista e all’approssimarsi
del giorno del Signore.
Figli il
giorno del castigo è all’orizzonte, il giorno del’ira non tarda a venire,
perché avete provato la misericordia grande del Signore.
Figli Miei il
fuoco divoratore è continuamente alimentato dalla vostra idolatria e dalla
vostra apostasia.
Ecco i giorni
passano uno dietro l’altro senza misura, i giorni vanno e portano via da voi il
tempo del ritorno, i giorni scorrono e non vi lasciano misura ma rubano il
vostro tempo e il vostro andare nel buio del mondo.
I giorni sono
prossimi a legare il vostro cuore alla fornace ardente che consuma l’amore per
il Signore.
Destatevi
figli Miei dal torpore del sonno della morte, perché i giorni ormai sono alla
loro agonia, sono i giorni che annunciano il ritorno prossimo del Signore.
La Mia
misericordia è un oceano senza fine, per quanti vogliono inebriarsi nella vita
che mai finisce e mai muore, per quanti con cuore contrito si aprono alla luce
del Mio cuore, siate saggi
e non lasciate che il tentatore vi rubi il tempo da donare al Signore.
Il tempo è prezioso come scrigno di perle vive, perché
quando arriva il tempo senza giorni per il Cristo, solo l’angoscia grande vi
abbraccerà e resterete nel buio eterno senza poter vedere né abbracciare la
luce del Volto Santo di Colui che è solo Amore.
Vi benedico
figli della luce con ogni grazia e dono di pace e d’amore, vi benedico con la
Mia destra e vi lascio con il saluto di Gesù: pace a voi, figli Miei, benedetti
siate dal Mio cuore ora e sempre; la luce del Padre scende su di voi con tutto
il Suo amore e con tutta la Sua misericordia che vi portano il raggio della
profonda e forte fede, il raggio della carità nell’amore.
Ora e sempre
su di voi e sui vostri cari, la benedizione della Santissima Trinità, nel nome
di Dio che è Padre, Figlio, Spirito Santo.
Con amore Gesù misericordia e carità.
L'amministratore fedele
[1]Diceva
anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi
fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. [2]Lo chiamò e gli
disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua
amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. [3]L'amministratore
disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione?
Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. [4]So io che cosa fare
perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che
mi accolga in casa sua. [5]Chiamò uno per uno i debitori del padrone e
disse al primo: [6]Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento
barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito
cinquanta. [7]Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento
misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta. [8]Il
padrone lodò quell'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza.
I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli
della luce.
Il buon uso del denaro
[9]Ebbene,
io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa
verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.
[10]Chi
è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è
disonesto anche nel molto.
[11]Se
dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella
vera? [12]E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi
darà la vostra?
[13]Nessun
servo può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro oppure si
affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a
mammona».
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 -
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