Le Perle dell’Amore Divino
Locuzioni anno 2013
Locuzione n.ro 157 - 03 febbraio 2013 ore 11,59
All’inizio del santo rosario l’amore di
Dio mi invita alla lettura e meditazione dei seguente passi della Sacra Scrittura:
Il Signore, mia parte di eredità
[1]Miktam. Di Davide.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
[2]Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,
senza di te non ho alcun bene».
[3]Per i santi, che sono sulla terra,
uomini nobili, è tutto il mio amore.
[4]Si affrettino altri a costruire idoli:
io non spanderò le loro libazioni di sangue
né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.
[5]Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
[6]Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,
è magnifica la mia eredità.
[7]Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
[8]Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
sta alla mia destra, non posso vacillare.
[9]Di questo gioisce il mio cuore,
esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
[10]perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,
né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.
[11]Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
BEL E IL DRAGO
Daniele e i sacerdoti di Bel
[1]Il
re Astiage si riunì ai suoi padri e gli succedette nel regno Ciro il Persiano. [2]Ora
Daniele viveva accanto al re, ed era il più onorato di tutti gli amici del re. [3]I
Babilonesi avevano un idolo chiamato Bel, al quale offrivano ogni giorno dodici
sacchi di fior di farina, quaranta pecore e sei barili di vino. [4]Anche
il re venerava questo idolo e andava ogni giorno ad adorarlo. Daniele però
adorava il suo Dio e perciò il re gli disse: «Perché non adori Bel?». [5]Daniele
rispose: «Io non adoro idoli fatti da mani d'uomo, ma soltanto il Dio vivo che
ha fatto il cielo e la terra e che è signore di ogni essere vivente». [6]«Non
credi tu - aggiunse il re - che Bel sia un dio vivo? Non vedi quanto beve e
mangia ogni giorno?». [7]Rispose Daniele ridendo: «Non t'ingannare, o
re: quell'idolo di dentro è d'argilla e di fuori è di bronzo e non ha mai
mangiato né bevuto».
In quanto a
quel giorno e a quell’ora non temete, perché il Signore è misericordia, e ciò
che dovrà accadere si compirà tutto secondo la volontà del Padre Mio che vive
in cielo; chetate il cuore e immergetelo quotidianamente nella profondità del
Mio amore che non ha confine, venite tutti oh figli cari e state nella pace,
perché Gesù è solo pace e amore, Gesù è la fonte di ogni amore e grazia per
quanti si lasciano avvolgere dal velo della misericordia, con l’apertura del
cuore alla grazia della luce della conversione e della purificazione, e quando
figli Miei il vostro piccolo cuore si libera dal velo del tentatore ed è
illuminato dalla Mia grande misericordia, il vostro intimo è tutto preso dal
Mio amore che vi guida sulla strada della santità con tanta carità che è la
carità del Signore Cristo Gesù, redentore e salvatore.
Ecco dice
Gesù: il velo dell’amore come soffio di pace si
adagia su di voi e con ogni premura vi avvolge donandovi il sorriso di Dio,
donandovi l’abbraccio di Colui che ama e che senza condizioni vi innalza
all’altezza di Dio, l’eterno Amore, il Padre, giusta carità e grande ed immensa
misericordia.
Rapiti dalla sete d’amore del Cristo come fiori
candidi e puri odorosi della grande gioia di Gesù siete innalzati e deposti
sull’altare della misericordia dove ogni goccia di amore è una grazia, ove ogni
carezza è una gioia immensa, perché senza misura è l’amore del Padre per ogni
figlio.
Il Padre ama, il Padre chiama, il Padre cerca il cuore
di ogni figlio, e questo è il tempo della grande misericordia che con infinita
dolcezza prende tra le mani della santità eccelsa ogni cuore e lo plasma e lo
modella forgiando i duri cuori in cuori di carne viva, in cuori che amano,
pregano, supplicano la misericordia grande del Signore e accompagnano il
cammino della fede sulla strada illuminata dal radioso Volto del Cristo
Redentore con la caritatevole preghiera del cuore estasiato dalla luce della
purificazione e della liberazione.
Siate amati
figli: gigli di fragranza di carità agli occhi di Dio e non temete né l’ora né
il giorno, perché chi vive in Cristo Gesù e alla Sua sequela attende con ogni
ardore il Suo ritorno prossimo, perché sà che è arrivato il giorno della
liberazione.
Il Signore
torna per liberare i cuori incatenati dalla rete del falsario, il Signore torna
per raccogliere i frutti della santità piantati nel terreno della misericordia
della Parola di Dio che è libertà.
Solo Gesù libera i cuori dal giogo e dal laccio del
tentatore, solo Gesù innalza al Padre i semi che hanno prodotto frutto, i semi
che hanno donato vita agli alberi verdeggianti di ogni amore per il Signore,
gli alberi che hanno piantato le radici profonde nella Vita che è dono, nella
Vita che è Dio, perché solo Dio è Vita e ogni vita si ricongiunge, nell’amore,
alla Vita senza fine: il Padre, l’amore, il consolatore, il perdono, Colui che
è Parola che porta molto frutto al cuore della misericordia; e gli alberi nati,
cresciuti e solidificati dalla profondità dell’amore si innalzano con ogni
bellezza e toccano la profondità del cielo abbracciando il soffio della pace
nell’ondulare tenue della premura del Padre che irrora ogni radice di gocce di
santità; come pioggia leggera le foglie degli alberi verdeggianti manifestano
la grande bellezza dell’opera del Signore che con fruscio d’amore sincronizzano
nell’armonia della luce la speranza senza fine della Vita che mai muore e la
rugiada della misericordia, alimentata dalla fede forte e dalla carità scende
pian piano con ogni gioia di pace e
alimenta le radici dell’amore e nella circolarità della grande ed infinita pace del cuore di Dio che è l’amore
puro, in perpetuo irrora le fondamenta e le colonne della carità portando linfa
vitale ai tronchi che si diramano con ogni disegno di vita nelle braccia della
santità che è l’amore del Signore per ogni foglia che si lascia ondulare dallo
Spirito d’Amore del Padre che è luce che dona Vita, la Vita che mai finisce, la
Vita che avvolge ogni cuore preso dalla goccia della santità e dal seme della
Parola del Signore che è la Vita e la liberazione.
Pregate amati
figli l’amore di Dio affinché le lacrime del Signore gocce di santità e di
misericordia in questo duro tempo di tribolazione ed afflizione, scendano sui
cuori di pietra, pregate affinché il Mistero incarnato ponga fine al tempo del
tiranno, al tempo del dittatore che come ombra crudele e malvagia avvolge ora
le foglie degli alberi che non hanno le radici piantate nel cuore dell’Amore
che è Dio, ma nel terreno del proprio io: l’albero malvagio e crudele che
presto sarà abbattuto in ogni cuore che non si è aperto alla lacrima della
santità, del perdono e della salvezza di Gesù.
Pregate e
vegliate con amore e lasciatevi cullare dallo Spirito Santo che vi annuncia il
calore dell’amore, vi annuncia il ritorno di Gesù.
Siate pronti,
siate perseveranti e costanti nella preghiera e nella carità, perché il Santo
dei santi torna presto, torna ora.
La Mia
misericordia vi avvolge amati figli come velo di pietà, come velo di carità
come velo di amore e salvezza.
Benedizione e
pace, su di voi e sui vostri cari ora e sempre.
Con infinita
grazia di protezione e spirito di santità, scende su di voi ora la benedizione
di Dio che è Padre, che è Figlio che è Spirito Santo.
Con amore Gesù misericordia e carità.
Alla fine della
locuzione l’amore di Dio mi invita alla lettura e meditazione del seguente
passo biblico:
Geremia - Capitolo 33: 1,7
Altra promessa di restaurazione
[1]La
parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era
ancora chiuso nell'atrio della prigione: [2]«Così dice il Signore, che
ha fatto la terra e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome è Signore: [3]Invocami
e io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non
conosci. [4]Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele,
riguardo alle case di questa città e alle case dei re di Giuda, che saranno
diroccate di fronte alle opere di assedio e alle armi [5]dei Caldei
venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito
nella mia ira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da
questa città a causa di tutta la loro malvagità: [6]Ecco io farò
rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procurerò loro abbondanza
di pace e di sicurezza. [7]Cambierò la sorte di Giuda e la sorte di
Israele e li ristabilirò come al principio.
Fonte testo biblico: la Sacra Bibbia EDIZIONI CEI 1974 -
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